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Milan-Ibra, i possibili ruoli per il grande ritorno
LA PRIMA PROPOSTA E I COLLOQUI - Vi abbiamo raccontato a più riprese che già al termine della passata annata, alla naturale scadenza del suo ultimo contratto, la dirigenza del Milan, per bocca dell'amministratore delegato Giorgio Furlani gli propose, senza successo, un ruolo da Club Manager. Lo svedese all'epoca si negò, perché non aveva ancora deciso cosa fare del suo futuro. Oggi la situazione non è differente, ma i nuovi colloqui avuti prima con Furlani a Milanello e poi con Cardinale in un noto hotel del centro di Milano lasciano spazio alla sorpresa.
AC Milan - Hellas Verona (15:00 23/09)
TRE RUOLI POSSIBILI - Si ma in che ruolo? Come detto le opzioni percorribili sono oggi solo 2/3: Quello di Club Manager è sicuramente quello ancora più facilmente percorribile anche se non stuzzica Ibra. Una posizione da vice di Pioli oggi non è possibile perché Ibra dovrebbe svolgere dei corsi da allenatore per ottenere il patentino e sedere in panchina. Stesso discorso per affiancarsi a Moncada e D'Ottavio come dirigente, ruoli per cui serve un'abilitazione dalla Lega Calcio. Una situazione attuabile è invece quella di ricoprire la carica di vice-presidente, come fatto da Nedved alla Juve prima e da Zanetti all'Inter poi, seppur cercando di evitare una posizione di rappresentanza nel cda. Infine c'è la chance di entrare sì nello staff di Pioli, ma con un ruolo tutto da studiare,borderline fra mental coach e motivatore. Ipotesi e opportunità per riavere Ibrahimovic in società. Prima però c'è da convincere Zlatan che seppur rimanendo vicino ai rossoneri, ancora non ha preso la decisione finale per il suo futuro.
@TramacEma