Gli oltre centoventi milioni investiti dopo la partenza di Higuaìn, lasciavano intravedere la possibilità di bissare la rincorsa alla Juventus ma sul tema Sarri è sempre stato molto chiaro, parlando di “pianeti differenti” anche quando il Napoli di inizio anno vinceva e divertiva. Non ha mai parlato apertamente di obiettivi ma una squadra arrivata seconda lo scorso anno deve provare (quantomeno) a bissare il risultato precedentemente ottenuto. La squadra ha le carte in regola per ripetersi? Probabilmente no, visti i limiti emersi negli ultimi tempi, aggravati dall’infortunio di Milik, dalle incertezze di Reina, dal caso Gabbiadini e dallo scadimento di forma registrato da alcuni elementi che fino all’anno scorso riuscivano a fare la differenza.

Il bel gioco, dunque, non può bastare a mascherare l’autunno caldo vissuto dal Napoli e da Sarri che nel frattempo non è riuscito a trovare nuove alchimie tattiche per uscire dall’impasse. Si continua a seguire la strada tracciata lo scorso anno, nonostante uomini e momenti diversi. In attesa del mercato di gennaio, magari diverso da quello che nella passata stagione provocò la prima crepa nel rapporto tra presidente e allenatore.