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    'Neverkusen no more': il Bayer Leverkusen è campione di Germania. I record, i protagonisti e i segreti di Xabi Alonso

    'Neverkusen no more': il Bayer Leverkusen è campione di Germania. I record, i protagonisti e i segreti di Xabi Alonso

    • Gabriele Stragapede
    Il Bayer Leverkusen è finalmente, per la prima volta nella sua storia, campione di Germania. Ci sono voluti 120 anni, ma il nomignolo che circola in Germania, Neverkusen, vista l'assenza in bacheca di campionati prima di oggi, può essere solo un lontano ricordo per le Aspirine. Erano ben 31 anni che che il Leverkusen non riusciva ad alzare un trofeo nazionale (Coppa di Germania 1992-93) e, nel frattempo, erano giunti cinque secondi posti, tre finali perse di Coppa di Germania, una finale persa di Champions League (contro il Real Madrid di Zidane). Ma quest’oggi, grazie alla vittoria per 5-0 sul Werder Brema, Neverkusen in no more: inarrivabili le Aspirine, visti i 16 punti di vantaggio sul Bayern Monaco e sullo Stoccarda con sole 5 giornate di Bundesliga da disputare. Che la festa abbia inizio, Xabi Alonso ha compiuto un vero e proprio miracolo, da annali del calcio.

    LA SCELTA DI XABI ALONSO – Era l'inizio della stagione 2022-23 quando il Leverkusen esonerò lo svizzero Gerardo Seoane, a causa dei cinque punti in otto giornate di Bundesliga e le due sconfitte su tre in Champions. Arrivò Xabi Alonso, alla prima esperienza in una prima squadra dopo le giovanili di Real Madrid e Real Sociedad. L’inizio di una favola per le Aspirine.

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    LE PRIME DECISIONI – Con grande pragmaticità, Xabi Alonso ha tirato fuori da un tunnel buio la squadra, portandola al 6° posto finale in campionato e alla semifinale di Europa League persa di misura contro la Roma. L’estate ha poi portato in dote giocatori del calibro di Granit Xhaka dall'Arsenal, Alejandro Grimaldo ex Benfica da svincolato, Nathan Tella dal Southampton, Jonas Hofmann dal Borussia Monchengladbach, Victor Boniface dall'Union Saint-Gilloise, Josip Stanisic in prestito dal Bayern Monaco e i risultati sono andati oltre ogni più rosea aspettativa.

    STAGIONE STORICA - 74 gol fatti e 19 subiti in 29 gare di Bundesliga, 25 vinte, 4 pareggiate e 0 perse; una semifinale (la seconda consecutiva) continentale ipotecata dopo il 2-0 al West Ham e un girone di Europa League dominato e chiuso a punteggio pieno, finale di Coppa di Germania centrata da giocare contro il Kaiserslauten (che si trova in Zweite Bundesliga). Il Bayer Leverkusen, numeri alla mano, ha dimostrato di essere la squadra migliore in Germania e tra le più esaltante in tutta Europa. D’altronde, stiamo parlando di una formazione che non ha mai perso in stagione, trovandosi a 43 risultati utili consecutivi in questa annata. Statistiche, dati che ci portano di fronte a una realtà storica: oltre al record d’imbattibilità battuto in Germania (era di 32), nel mirino c’è anche quello firmato dalla Juventus di Antonio Conte nel 2011-12: non perdendo nemmeno oggi, Xabi Alonso ha raggiunto quota 43 e a questo punto mette nel mirino le 58 del Milan 1991-1993 e del Porto 2020-2022.

    DOMINIO INTERROTTO – Il Bayer Leverkusen, dunque, ha interrotto il dominio del Bayern Monaco in Germania. I bavaresi, infatti, avevano vinto le ultime 11 edizioni della Bundesliga. Per trovare una squadra diversa dal Bayern che abbia vinto in patria, bisogna tornare al 2012 e all’ultimo Meisterschale conquistato dal Borussia Dortmund. Ma non solo: il Leverkusen si aggiunge a club come Sampdoria (nel 1991), Deportivo La Coruna (2000), Wolfsburg (2009), Montpellier (2012) e Leicester (2016), ovvero le ultime società ad essersi laureate, nei top 5 campionati, campioni nel proprio paese per la prima volta nella loro storia. Finito qui? Neanche per sogno: le Aspirine possono vincere il titolo da imbattuti, proprio come quella Juventus di Conte, proprio come l'Arsenal degli Invincibili nel 2004.

    PROTAGONISTI – Tutto merito di un allenatore capace, intelligente e acuto come Xabi Alonso, che ha saputo dare un’impronta moderna, offensiva, dinamica a una formazione composta da una serie di talenti importanti, di caratura internazionale, che avevano solo bisogno di una guida sapiente che sapesse plasmarli, dargli un’identità fresca, ma precisa. Un tecnico che continuerà il suo percorso professionale al Bayer, dopo aver resistito alle lusinghe di Liverpool e Real Madrid (come già annunciato nelle scorse settimane: “Il mio lavoro qui non è finito. Voglio continuare ad aiutare il club, i giocatori nel loro sviluppo. Tutto è fantastico qui. Sono un allenatore ancora giovane ma credo sia la decisione migliore per il mio futuro, mi sono preso del tempo e sono sicuro della mia scelta. La scorsa settimana ho avuto un incontro con la dirigenza del club per capire quale fosse la decisione da prendere. E la decisione è quella di continuare ad allenare il Bayer Leverkusen. Ho analizzato tutto e ho capito che questo è il luogo e il club giusto per continuare il mio percorso di crescita come tecnico”). Ma altrettanto merito va dato ai protagonisti che sono scesi in campo durante la stagione: dal sempreverde Hradecky, capace di blindare la propria porta in 13 occasioni, passando per i colossi difensivi di Tah, Koussounou, Tapsoba e Hincapié (il cui mercato si accenderà nel corso dell’estate), arrivando a due esterni già in doppia cifra di gol e assist come Grimaldo e Frimpong e alle punte di diamante Florian Wirtz (14 gol e 18 passaggi decisivi tra tutte le competizioni), Victor Boniface e Patrik Schick, l’uomo del destino delle Aspirine, il giocatore che ha salvato l’imbattibilità contro l’Hoffenheim e che ha firmato la doppietta decisiva in Europa League contro il Qarabag. E allora che la festa possa iniziare a Leverkusen: Neverkusen no more, il Bayer 04 è campione di Germania. Ci sono riusciti Xabi Alonso e i suoi, che ora costringeranno la società a cambiare anche il passaggio dell’inno che recita: "E l'anno prossimo diventeremo campioni di Germania". L’anno non è il prossimo, ma questo. E’ tutto vero.

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