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  • Ounas, Younes e Verdi, che scoperte per Ancelotti. E De Laurentiis gongola

    Ounas, Younes e Verdi, che scoperte per Ancelotti. E De Laurentiis gongola

    • Andrea Distaso
    Peccato per il Napoli che un complicatissimo inizio di 2019, contraddistinto da fiato corto e poca lucidità a livello mentale abbia bruciato almeno un obiettivo e mezzo (la Coppa Italia e la possibilità di restare più a lungo a contatto con una Juventus comunque superiore). La squadra che ha travolto con irrisoria facilità la Roma all'Olimpico lascia e lancia un messaggio molto importante: le scorie della beffarda eliminazione in Champions League, che hanno condizionato molto il rendimento degli scorsi due mesi, sono definitivamente alle spalle e la formazione di Ancelotti è pronta a giocarsi fino in fondo le sue carte per ciò che resta sul tavolo. Con un obiettivo ben presente nella testa di tutti che si chiama Baku, capitale dell'Azerbaigian e sede della finale di Europa League.

    FINALMENTE VERDI - L'Arsenal è avvisato, perchè il Napoli si sta ritrovando sul piano del gioco e della convinzione e ai cardini ben noti su cui ha poggiato tutta la stagione, il tecnico azzurro ha saputo aggiungere alcune pedine che possono risultare determinanti per il rush finale. Giocatori come Verdi, Ounas e Younes possono rappresentare quelle alternative di primissimo livello che, finalmente brillanti sotto l'aspetto atletico e integrati nel sistema di gioco adottato quest'anno dalla squadra, hanno la possibilità di sentirsi protagonisti fino in fondo, anche non partendo da titolari. Emblematica la situazione dell'ex esterno offensivo del Bologna, autore sin qui di una stagione complicata, complice qualche problema fisico che ne ha minato la continuità. Ora Verdi sta bene e, nonostante abbia dichiarato la sua preferenza per la fascia destra e per il 4-3-3, anche nel 4-4-2 ancelottiano è pronto a ritagliarsi uno spazio significativo nel finale di stagione, con l'obiettivo di non far rimpiangere gli oltre 24 milioni di euro investiti dal Napoli la scorsa estate.

    LE SCOPERTE DI ANCELOTTI - Un discorso che vale anche per Amin Younes (preso a parametro zero) e Adam Ounas (costato 10 milioni). Il primo si è lasciato definitivamente alle spalle i postumi del brutto infortunio al tendine d'Achille che ne ha compromesso gran parte di questa annata e i due gol segnati nelle ultime due giornate sono i migliori messaggi possibile per convincere l'allenatore a regalargli qualche occasione in più da qui in avanti e al club di puntare su di lui anche in futuro. Le polemiche legate alle sue perplessità sull'ambiente napoletano, che avevano messo in dubbio un trasferimento che poteva essere anticipato al gennaio dello scorso anno, sono dimenticate. La sua esperienza in campo internazionale può diventare un'arma molto preziosa anche in Europa League. E poi c'è Ounas, talento purissimo ma spesso incostante. Sarri non lo ha preso in considerazione praticamente mai nella passata stagione, Ancelotti ha saputo valorizzarne le qualità di uomo spacca-partite ritagliandogli 22 spezzoni in cui ha collezionato 4 gol e indicazioni importanti per il futuro. Nel momento clou del suo percorso, quello della raccolta, il Napoli scopre di avere una panchina. Con qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato.

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