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  • Procura Federale, piovono deferimenti sulla Juve per articolo 4: ci sono Agnelli, Paratici, Nedved e Cherubini

    Procura Federale, piovono deferimenti sulla Juve per articolo 4: ci sono Agnelli, Paratici, Nedved e Cherubini

    Era nell'aria, è arrivata oggi la comunicazione dalla Procura Federale riguardo i deferimenti al Tribunale Federale Nazionale della Juve e sette suoi dirigenti o ex dirigenti: si tratta di Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti e Stefano Braghin. L'accusa avanzata da Giuseppe Chiné riguarda la "violazione dell’art. 4, comma 1, del CGS per diversi atti e comportamenti relativi a quattro diversi aspetti oggetto dell’indagine: la manovra stipendi stagione 2019-20; quella per la stagione 2020-21; il filone agenti; i rapporti di partnership con altri club, per i quali di seguito viene riepilogato l’esito dell’indagine (nel deferimento tra l’altro sono indicati i 131 documenti, atti, verbali, contratti e corrispondenza via mail rilevanti ai fini dell’ istruttoria)". Atteso per giugno l'inizio del processo.

    MANOVRA STIPENDI 1 - Così la Procura Federale ha esposto la questione legata alla prima manovra stipendi. "Per quanto riguarda la manovra stipendi 2019-20, viene contestata ad Andrea Agnelli e Fabio Paratici, la violazione dell’art. 4, comma 1, del CGS (“principi di lealtà, correttezza e probità”), per avere depositato presso la Lega Serie A gli accordi di riduzione di 4 mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 21 calciatori (Bentancur, Bernardeschi, Bonucci, Chiellini, Cuadrado, Danilo, De Ligt, De Sciglio, Demiral, Douglas Costa, Dybala, Higuain, Khedira, Alex Sandro, Matuidi, Pjanic, Rabiot, Ramsey, Cristiano Ronaldo, Rugani, Szczesny) e dell’allenatore Sarri, omettendo di depositare gli accordi economici di integrazione ovvero di recupero di 3 delle 4 mensilità rinunciate (aprile, maggio, giugno 2020) già conclusi con i medesimi calciatori e con l’allenatore, nella consapevolezza che gli accordi economici contenenti le integrazioni stipendiali per il recupero delle mensilità rinunciate sarebbero stati depositati dopo il 30.6.2020, ovvero dopo la chiusura dell’esercizio contabile al 30.06.2020, come poi effettivamente accaduto".

    MANOVRE STIPENDI 2 - Questo invece lo stralcio relativo alla seconda manovra stipendi: "La stessa violazione, e in questo caso tra i dirigenti indagati c’è anche Pavel Nedved, è contestata per la stagione 2020-21, in relazione agli accordi di riduzione stipendiale di importi sostanzialmente pari a 4 mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 17 calciatori (Bentancur, Bernardeschi, Bonucci, Chiesa, Cuadrado, Danilo, Kulusevski, Alex Sandro, McKennie, Rabiot, Szczesny, Demiral, Ramsey, Arthur, Chiellini, Dybala, Cristiano Ronaldo) nella consapevolezza che non vi sarebbe stata alcuna riduzione stipendiale effettiva, in quanto i medesimi importi sarebbero stati riconosciuti agli stessi calciatori (circostanza poi non  verificatasi soltanto per Dybala e Cristiano Ronaldo) nelle stagioni sportive successive, così come già concordato fra le parti attraverso scritture private non riportate su moduli federali (le c.d. side letter). Circostanza poi effettivamente verificatasi attraverso il deposito, successivamente al 30.6.2021, data di chiusura dell’esercizio contabile 2021 (salvo che per Arthur, il quale ha percepito gli importi stipendiali rinunciati nella stagione 2022/23 a titolo di incentivo all’esodo) di accordi economici di integrazione stipendiale. Il tutto, inoltre, al fine di postergare negli esercizi successivi (2022 e, per alcuni, anche 2023) i costi correlati agli importi rinunciati dai calciatori prima del 30.06.2021, con ciò peraltro violando il principio contabile di competenza economica e, dunque, in tal modo violando il principio di par condicio con le altre società consorelle della Lega di A, in punto di equilibrio economico finanziario.

    RAPPORTI CON GLI AGENTI -
    Ci sono poi i rapporti con gli agenti sportivi sotto la lente di ingrandimento. "Per quanto riguarda il terzo filone di indagine, quello relativo ai rapporti con gli agenti, viene contestata a Agnelli, Paratici, Nedved, e inoltre a Cherubini, Manna, Morganti, Braghin, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver violato i principi di lealtà, correttezza e probità, sia in via autonoma che in violazione e/o elusione di quanto previsto dall’art. 6.2, paragrafo 7, del Regolamento degli Agenti Sportivi della FIGC e in concorso con alcuni agenti in relazione ad una serie di trasferimenti, rinnovi di contratto o sottoscrizione di contratto da professionista. In queste diverse situazioni comprese tra il 2015 e il 2022, secondo la Procura il club: avrebbe remunerato agenti sportivi per operazioni di trasferimento di calciatori in assenza di una reale attività di intermediazione dell’agente; si sarebbe avvalso, in relazione al trasferimento di alcuni calciatori, di un agente sportivo senza alcun conferimento di mandato; o in altri casi avrebbe conferito un mandato “fittizio/non veritiero” ad altro agente; o ancora avrebbe remunerato un agente con un corrispettivo in assenza di una reale attività di intermediazione al fine di compensare e sanare le debenze nei confronti dell’agente per la trattativa di un altro calciatore all’epoca dei fatti minorenne o “giovane di serie” (per il quale quindi non poteva essere pattuito alcun corrispettivo). Al riguardo, copia degli atti istruttori relativi alle condotte poste in essere dagli agenti indagati (Davide Lippi, Gabriele Giuffrida, Giorgio Parretti, Antonio Rebesco, Luca Ariatti, Silvio Pagliari, Giuseppe Galli, Michele Fioravanti, Luca Puccinelli, Tullio Tinti, Vincenzo Morabito) è stata trasmessa alla Commissione federale agenti sportivi, per quanto di competenza. Le operazioni per le quali vengono contestati gli addebiti ai dirigenti della Juventus e agli agenti, riguardano: il trasferimento di Spinazzola alla Roma (del 30 giugno 2019), Sene al Basilea, il rinnovo di Chiellini, il prestito con obbligo di riscatto di Rafia allo Standard De Liege (agosto 2021), il prestito di Francofonte alla Sampdoria (gennaio 2020), il trasferimento di Marricchi al Novara (agosto 2019), il trasferimento di Kameraj al Lugano, il rinnovo di Petrelli, il trasferimento (gennaio 2019) dal Genoa di Zanimacchia Luca, il trasferimento dal Pescara di Brunori (stagione sportiva 2019/20), il prolungamento di contratto di Ranocchia, il trasferimento, in data 22 giugno 2021, al Lecce di Olivieri, il trasferimento di Clemenza al Pescara (31 agosto 2021), la stipula del contratto da professionista di Rosa, Wesley, Manolo".

    PARTNERSHIP CON ALTRI CLUB - Questo infine il passaggio sulle partnership con altri club, i quali saranno oggetto di indagine solo al termine del lavoro delle rispettive procure ordinarie. "Infine, in relazione all’ultimo aspetto, relativo ai rapporti di partnership, la stessa violazione dell’art.4 comma 1, del CGS, è contestata, oltre che a Paratici, anche a Gabasio, soggetto che svolgeva attività all’interno o nell’interesse della società Juventus, per aver violato i principi di lealtà, correttezza e probità, in relazione al fatto di aver trattato, sottoscritto o comunque pattuito con le società Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari accordi confidenziali aventi ad oggetto operazioni di mercato relative all’acquisto e/o alla cessione e/o al riscatto di calciatori, senza provvedere al deposito della relativa modulistica federale presso la Lega di Serie A e/o provvedendo a depositare modulistica federale recante pattuizioni in tutto o in parte diverse da quelle effettivamente concluse, così tenendo una condotta di palese elusione della normativa federale che, per ragioni di trasparenza, impone di dare adeguata evidenza agli accordi aventi ad oggetto il trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori. Al riguardo, le posizioni dei club e dei rispettivi dirigenti che hanno realizzato tali rapporti con la Juventus saranno valutate all’esito delle ulteriori indagini in corso, ad oggi coperte da segreto istruttorio, a seguito della trasmissione degli atti dell’indagine penale da parte della Procura della Repubblica di Torino alle Procure competenti lo scorso 24 febbraio 2023".
     

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