
PSG-Inter, 5 duelli chiave: chi è più forte? Da Dembelé-Thuram a Vitinha-Calhanoglu e... Luis Enrique-Inzaghi
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Anche per questo, più che il classico confronto uomo su uomo che per modulo e caratteristiche sarebbe improponibile (ci ritroveremmo a dover confrontare Lautaro con Kvaratskhelia o peggio Dumfries con Barcola) abbiamo scelto di addentrarci in un tema più importante, quello dei duelli a distanza, certificati dalle zone di campo che saranno ricalcate dai protagonisti anche a distanza provando a capire e lasciando a voi il giudizio su quali potranno agevolare l'una o l'altra squadra.
Ne abbiamo scelti 5, i più importanti, e da cui potrebbe arrivare la risposta alla domanda delle domande: chi vincerà?
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DONNARUMMA-SOMMER
La sfida a distanza fra i due portieri, forse, rappresenta al 100% la distanza fra i due club. Donnarumma, capitano dell'Italia, ex-Milan e corteggiato dai nerazzurri non ha eguali fra i pali e sarà chiamato agli straordinari, data la sua prestanza fisica, soprattutto sui palloni aerei punto di forza della formazione nerazzurra. Sommer ha invece pochi eguali con i piedi (sia destro che sinistro), da lui partono molte delle uscite dal basso nerazzurre, ma ha saputo dimostrarsi reattivissimo negli uno contro uno in questa stagione in cui la difesa interista ha concesso più del passato.

VITINHA-CALHANOGLU
Il ruolo, si dice, sta scomparendo. Con sempre meno specialisti di altissimo livello in grado di mettersi in cabina di regia e guidare con visione, intelligenza e letture la manovra delle proprie squadre. Calhanoglu ha saputo adattarsi alla grande da quando Inzaghi ha scelto di trasformarlo e oggi è insostituibile per i nerazzurri. Vitinha è l'uomo ombra di Luis Enrique, più equilibratore anche di Neves, ma entrambi interpretano il ruolo quasi allo stesso modo: sempre una linea di passaggio per i compagni e, all'occorrenza, via in verticale.

DUMFRIES-HAKIMI
Probabilmente è il duello a distanza che più potrà fungere da spartiacque della gara. Il grande ex-Hakimi è il jolly offensivo del PSG, la sua tecnica è da ala d'attacco ed è da lui che, spesso e volentieri, parte l'uscita verticale in rapidità dei parigini una volta recuperata palla. Dumfries è invece più attento in fase difensiva e più abile sulle palle aeree. La capacità di corsa nei 90 minuti sarà un fattore, chi resisterà di più?

DEMBELE-THURAM
Si conoscono fin da quando erano bambini, hanno la stessa età ed entrambi hanno fatto sognare la Francia che aveva un tandem d'attacco promettentissimo. I percorsi si somigliano, crescita in Bundesliga poi il grande salto ma è in campo che i due possono oggi fare davvero la differenza. Non esiste un'inter senza Thuram, l'unico davvero in grado di attaccare la profondità in velocità di questo organico. Non esiste un PSG senza Dembelé, colui che anche contro le difese chiuse può creare con giocate nello stretto. Chi brillerà di più deciderà la finale.

LUIS ENRIQUE-INZAGHI
Infine ci sono loro, gli allenatori che hanno creato queste due macchine quasi perfette. 4-3-3 il primo che l'esperienza di vincere la Champions l'ha già avuta con il Barcellona, 3-5-2 il secondo che ancora rimpiange la finale del 2023 persa a testa altissima e per cui c'è voglia di rivincita. Rimane quel "quasi" perché anche Inter e PSG possono sbandare e hanno dei piccoli punti deboli, chi fra Luis Enrique e Inzaghi riuscirà a leggere meglio la gara e adeguare gli uomini in campo anche con i cambi riuscirà ad alzare la coppa al cielo.