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  • Ronaldo: 'Simeone non mi piace. Juve forte solo in Italia. Morata, vai al Real'

    Ronaldo: 'Simeone non mi piace. Juve forte solo in Italia. Morata, vai al Real'

    A Milano, per seguire la finale di Champions League tra Real e Atletico Madrid, c'è anche l'ex attaccante di Inter e Milan Ronaldo Nazario da Lima, che ha affrontato diversi argomenti nella chiaccherata con la Gazzetta dello Sport. Partendo dal tifo dichiarato per i blancos, altra sua ex squadra, nel match di domani sera: "Cristiano è arrivato in finale, meriterebbe di vincere. Messi è un fenomeno, però non è qui"

    Cristiano viene spesso criticato, da lui ci si aspetta sempre più del massimo. Si ritrova un po’ nel personaggio?
    "Io direi che a tanti campioni succede la stessa cosa, perché le aspettative sono altissime. Puoi anche avere un atteggiamento impeccabile, non sempre basta".

    Cristiano ha l’atteggiamento giusto?
    "A me pare che faccia tutto bene. Dicono che non sia abbastanza accessibile, che conceda poco. Io non so se sia vero. Di certo la gente dai campioni vuole sempre di più".

    Atletico-Real è anche lo scontro fra due persone che conosce bene, visto che ha giocato con entrambi: Simeone e Zidane. Se li immaginava in finale di Champions League, da allenatori?
    "Sarà una bella finale, è una bella storia. Zidane è arrivato da pochi mesi ed è subito qui. Dico la verità, non lo vedevo così portato a fare il tecnico. Il Cholo invece è sempre stato così, si capiva da anni che cosa sarebbe diventato, con la sua attenzione alla tattica. Ma Zizou trasmette la sua filosofia, la filosofia di un talento".

    A proposito di talento, lei parlando di Pelè, ospite qualche giorno fa in Gazzetta, ha detto che era già veloce ai suoi tempi, e che lei arrivando anni dopo ha solo cercato di fare altrettanto.
    "Ho visto poco di Pelè, pochi filmati, niente dal vivo. Ma di certo è stato il primo ad unire talento ed esecuzioni in velocità".

    Con Guardiola e il guardiolismo sconfitti, resta a Milano la sfida fra il cholismo e le individualità del Real. In una finale contano più l’organizzazione e la filosofia o i guizzi di un campione?
    "Contano le motivazioni. C’è tanta tensione e la tattica sfugge: vincerà chi è più motivato".

    L’Atletico ha motivazioni da vendere, visto il risultato di due anni fa.
    "Anche il Real è motivato e io spero che vinca. Gioca meglio di qualche mese fa, sono fiducioso".

    Meglio il Cholo battagliero o lo Zidane appeso ai suoi talenti?
    "Io sono innamorato del calcio giocato bene, del fair play. Simeone ha un temperamento argentino e trasmette ai giocatori cose che a me non piacciono, però è un grande allenatore. La sua squadra gioca bene, chiusa e compatta. Ha un suo stile ed è difficile da affrontare".

    Crede che sarebbe l’allenatore giusto per l’Inter?
    "Credo che prima o poi tornerà, l’ho detto tante volte, perché a questo club è molto legato".

    E lei è ancora legato a Milano?
    "Come potrei non esserlo? Qui mi vogliono bene, l’accoglienza è fantastica, anche da parte delle generazioni che non mi hanno visto giocare. Peccato che le squadre italiane non stiano facendo bene negli ultimi anni e che la finale a Milano si debba giocare fra club stranieri. Ma l’Italia è la storia del calcio e spero che le squadre italiane si riprendano la loro grandezza in Europa".

    Per la verità la Juve ha giocato la finale un anno fa, ma forse lei non considera molto la Juve...
    "No, non molto. Sono stato anche a Berlino a vedere la finale con il Barcellona e posso dire che non c’è stata partita. La Juve vince da cinque anni in Italia, ma in Europa è un’altra cosa. Comunque spero davvero che i club italiani tornino al livello di un tempo non troppo lontano".

    Si discute molto di Morata che forse tornerà al Real. Ma al Real non tutti diventano grandi, il madridismo può schiacciare, come sa il suo amico Kakà.
    "Un giocatore quando sceglie un club non pensa a questo. A Madrid c’è una pressione pazzesca, chi va a giocare lì lo sa e non ci deve pensare: deve dimenticare dove si trova e fare del suo meglio per restare al top in una squadra unica".

    Quindi se lei fosse Morata lascerebbe la Juve per Madrid?
    "Certamente, e senza troppi pensieri. Tutti vogliono andare nel club più grande del mondo e il Real Madrid lo è".

    Ronaldo, al Ronaldo di oggi che cosa ruberebbe?
    "L’età. Per tutto il resto direi che mi è andata abbastanza bene".

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