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  • Garrone nega: 'Non sono un facilitatore, con la Samp non c'entro più nulla'

    Garrone nega: 'Non sono un facilitatore, con la Samp non c'entro più nulla'

    • Lorenzo Montaldo
    Le ultime voci circolate a Genova sul possibile futuro della Sampdoria avevano del clamoroso. Si era parlato infatti anche dell'interesse di una cordata di imprenditori genovesi guidata da Edoardo Garrone, che avrebbe avuto il compito di 'facilitatore' nel passaggio dalla società ad un fondo. Addirittura, qualcuno si era spinto oltre ipotizzando che il numero uno di Erg stesse pensando di riprendere la gestione della società battendo sul tempo i fondi interessati.

    "Non so nulla. Dico così perché è così, e aggiungo che non sono un facilitatore". ha detto l'ex presidente a La Repubblica. Secca smentita anche quando gli si chiede se non stia dando una mano dopo aver protetto per anni la società con precise garanzie finanziarie. "Ripeto: è un’ipotesi totalmente inventata, c’è gente che ha tanta fantasia. Degli altri non so nulla, né mi compete, la Sampdoria non è mia. Se Ferrero non mi ha detto nulla, i casi sono due: può essere che non ci sia nulla di vero, oppure considera tutto questo affar suo".

    Garrone nega poi di aver avuto contatti con Vialli e nega pure il suo coinvolgimento in un'ipotetica cordata di imprenditori: "È sicuro che io non so nulla e secondo me la cordata non esiste, in ogni caso io non c’entro e non intendo farlo in futuro. Il capitolo Sampdoria per la nostra famiglia si è chiuso cinque anni fa e in questo periodo il mondo del calcio è radicalmente cambiato. La Samp è una società sana, non entro nel merito di certi atteggiamenti di Massimo Ferrero che hanno fatto arrabbiare i tifosi, ma la sua gestione è stata ed è positiva sotto tutti gli aspetti, perciò dico di stare attenti ai facili entusiasmi. Non necessariamente gli investitori finanziari sono meglio di un proprietario che arriva dal mondo dell’impresa o delle professioni".

    A Garrone viene poi chiesto anche un commento 'da tifoso' in merito ad un'eventuale nuova proprietà, e l'imprenditore invita alla prudenza: "Bisogna sapere bene chi compera, se c’è concretezza, se l’acquirente sceglie di dedicarsi a questa società come alla più importante dei suoi affari. E poi uno stadio di proprietà, che certamente come sappiamo sarebbe davvero un asset di tutto rispetto". Dichiarazioni da “Facilitatore”, fa notare il quotidiano. "Ma non lo sono - è la chiosa del presidente di Erg - garantito".  

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