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  • Sampmania: come fa cambiare idea subito il calcio

    Sampmania: come fa cambiare idea subito il calcio

    • Lorenzo Montaldo
    Come fa cambiare idee e opinioni in fretta il calcio. Una settimana fa, quando ho difeso Stankovic dopo il Pisa, non tutti erano contenti della mia presa di posizione. Sette giorni dopo, vedo foto del portiere serbo ovunque, e commenti tipo "Ho sempre detto che bisogna aspettarlo, il ragazzo ha qualità e si vede". Da parte mia, ripropongo pari pari il commento fatto giovedì, nell'ultimo Sampmania: "Avevo difeso il portiere serbo dopo il Pisa, e credo ancora che sarebbe sbagliato crocifiggerlo in maniera troppo dura adesso. Intanto giocherà lui, ancora per un bel po’ di partite, per un sacco di motivi non necessariamente di campo. Mettetevelo in testa. Tanto vale aiutarlo, e sperare che si sia trattato solo di incertezze temporanee, dovute all’emozione e alla poca esperienza".

    Ecco, il concetto credo vada ripreso uguale e identico oggi: Stankovic ieri sera è stato bravissimo, migliore in campo per distacco. Il gol preso a Marassi con il Venezia aveva evidenziato una carenza tecnica, le parete di ieri hanno messo in mostra quelli che sono invece i punti di forza del giovane calciatore. Ne sono felice, perché la Sampdoria ha un disperato bisogno di certezze. Spero che la strada sia quella giusta, per lui e per noi, ma manteniamo equilibrio nei giudizi e non facciamo vivere sull'ottovolante un ragazzo che una settimana fa era bistrattato, e ora viene dipinto come il nuovo Buffon. Una cosa però va detta: bravo, ha avuto una gran personalità, non era facile giocare così dopo due papere simili.

    La Sampdoria un colpaccio, possiamo dirlo senza paura di sbagliare, lo ha fatto con il baby spagnolo che, anche ieri, ha brillato di luce propria. Pedrola ha i colpi del predestinato, dopo tre partite lo vedi chiaramente. Pirlo lo richiama spesso all'ordine, credo lo faccia per motivi simili (e per certi versi opposti) a quanto scrivo di Stankovic poco sopra. Anche Pedrola, come il portiere, non va gettato nella centrifuga. Sia il tecnico che pochi giorni fa Borini si sono premurati di tenerlo con i piedi per terra, sottolineando l'etica del lavoro e dell'umiltà. Quello che è certo è che Pedrola, in un modo o nell'altro, decollerà. Resta solo da capire in che maniera lo farà. 

    A proposito di Borini, il gol di Pedrola è stato giustamente glorificato ovunque, ma la vera meraviglia, in quell'azione, è il tacco del numero 16. Non so come abbia fatto a percepire alle sue spalle il compagno. Ho visto e rivisto l'azione, l'ex Milan non guarda MAI dietro di sé. Mai. Il movimento di Pedrola è eccellente, ma Borini si prende il rischio di una giocata di tacco dentro l'area, con la possibilità di sciupare un'azione potenzialmente clamorosa, e fa la cosa più giusta possibile, nella maniera più estetica possibile. Evidentemente, era un movimento studiato da Pirlo in allenamento. Il centravanti che si allarga, l'esterno che va dentro e il probabile inserimento di un compagno alle sue spalle, tutto in sincrono, non possono essere casualità. Bravi tutti.

    Nel complesso, è stata una Samp molto brutta per 45 minuti - il gol subito nel primo tempo è agghiacciante - e decisamente più in salute e in fiducia nella ripresa. Una Samp, insomma, simile a quella delle scorse giornate, con pregi e difetti ma con un'idea di gioco che si inizia a vedere, e con alcuni errori in meno nel curriculum. La strada e lunga, lunghissima, lo sappiamo tutti. Ma il mattoncino di Cremona fa ben sperare, almeno sotto alcuni aspetti. Speriamo di posizionare qualche altro tassello in casa, magari con il Cittadella, dopo aver messo ulteriori dodici giorni di lavoro nelle gambe e nella testa dei ragazzi di Pirlo. Ce lo meriteremmo anche.  

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