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    Si era vista Inter migliore, ma tanto basta per battere l'Arsenal. E l'Atalanta domina chi aveva sconfitto la Juventus

    Si era vista Inter migliore, ma tanto basta per battere l'Arsenal. E l'Atalanta domina chi aveva sconfitto la Juventus

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    L’Inter è una squadra solida, autorevole e consapevole anche in Champions League. L’ha dimostrato perfino in una notte senza stelle e già freddina, con brividi percepiti dalle parti di Sommer. Quel che avete appena letto è un gran giro di parole per scrivere che - di recente e non solo - si era vista un’Inter nettamente migliore di quella che, soffrendo, ha battuto l’Arsenal 1-0. Così si è posizionata nelle prime otto della SuperClassifica di Champions League, condividendo con l’Atalanta il non banale riferimento statistico delle uniche due squadre che non hanno ancora incassato gol.

    Senza gol subiti, ma non senza brividi. Già scritto, ma meglio ripeterlo: migliore in campo Sommer, che comunque è una bella riscoperta dopo l’avvio stagionale costellato di inusuali indecisioni. Dopo aver sventato Havertz, Saka, Martinelli e compagnia “Gunners”, domenica se la vedrà con il “cannoniere” Lukaku, un nome e una garanzia per la colonna sonora dei fischi che si ascolteranno da San Siro fin dalle parti del Duomo.

    Il pensiero precoce alla supersfida tra prima e seconda in campionato fa passare in secondo piano l’importanza della vittoria di Inzaghi su Arteta, tanto per identificare le squadre con chi le guida dalle panchine. Con pochissima modernità giornalistica, la sfida era stata presentata con sfumature che ricordavano quel dualismo passato finalmente in disuso tra “risultatisti” (Inzaghi) e “giochisti” (Arteta allievo di Guardiola, cit.). Contrapposizione fuorviante, anche se bisogna ammettere che l’Arsenal ha giocato meglio per lunghi momenti di ansia nerazzurra in purezza.

    Nerazzurro è anche il colore dipinto sullo spettacolo purissimo dell’Atalanta, che ha stra-battuto lo Stoccarda. Sì, proprio lo Stoccarda: esattamente la stessa squadra che due settimane fa aveva strangolato la Juve a Torino. Ma questo è un altro discorso… Ci sarà tempo e modo per affrontarlo un’altra volta.

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