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Spari e coltellate fra ultras dell'Inter: un morto e un ferito, la sera prima avevano giocato insieme a calcetto
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I protagonisti sono stati il 36enne Antonio Bellocco, pluripregiudicato e Andrea Beretta, 49enne storico leader della curva dell'Inter. Tutto è avvenuto nei pressi della palestra Testudo, luogo e ritrovo molto frequentato dai supporte della Curva Nord e dagli ultras nerazzurri.
La sera prima dell'omicidio Andrea Beretta e Antonio Bellocco avevano giocato insieme a calcetto, in una sfida tra amici, un 'derby' tra tifosi di Inter e Milan, testimoniato, riferisce l'Ansa, da una foto pubblicata su Instagram da Marco Ferdico, uno dei capi ultrà dell'Inter.
Secondo le ricostruzioni i due sono arrivati ad un diverbio accesissimo in cui Bellocco avrebbe estratto una pistola e sparato a una gamba ferendo Beretta gravemente. Il capo ultrà ha però risposto immediatamente estrando a sua volta un coltello e ferendo mortalmente Bellocco alla gola. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine con polizia e carabinieri accorsi sul posto.
Beretta è stato arrestato con l'accusa di omicidio, ma è stato portato in codice giallo presso l'ospedale San Raffaele di Milano per farsi curare la ferita da arma da fuoco alla gamba ed è piantonato dagli agenti. Per Bellocco, invece, non c'è stato nulla da fare dato che la ferita alla gola lo ha portato in breve tempo alla morte.
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Lo ripeto da sempre, gli ultras sono il male del calcio