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  • Stadio Milan a San Donato, l'erede del fondatore di Eni scrive a Scaroni: 'Ecco perché non si può costruire lì'

    Stadio Milan a San Donato, l'erede del fondatore di Eni scrive a Scaroni: 'Ecco perché non si può costruire lì'

    • Redazione CM
    Nuova pagina nella querelle nuovo stadio del Milan a San Donato e questa volta il parere negativo sulla costruzione dell'impianto arriva da un personaggio di spicco non tanto per la città, ma per il gruppo societario che ha di fatto contribuito alla costruzione e all'ampliamento del comune: Eni. Da parte di Rosalba Mattei, nipote di Enrico e fondatore dell'industria è arrivata la richiesta allo stopo con una lettera scritta direttamente a Paolo Scaroni, che con la società energetica e con il Milan ha un legame doppio.

    LA RICHIESTA A SCARONI - Intervistata da La Repubblica nell'edizione di Milano, Rosalba Mattei ha confermato di aver chiesto a Scaroni di non costruire a San Donato il nuovo stadio del Milan, motivando così la richiesta: "Mio zio non aveva figli e nel fine settimana andavo con lui all’abbazia di Chiaravalle. Quando venivo a San Donato (quartier generale dell’Eni, ndr) mi portava a messa lì e mi raccontava di San Bernardo da Chiaravalle. Penso sia una cosa da tutelare. L’abbazia è un posto dove la gente va a pregare, dove i monaci hanno un’azienda agricola".

    INTERVIENE LA CHIESA - "Io non sono nessuno per dire che uno stadio a San Donato non si può fare, ma mi hanno chiamata in tanti per chiedermi di intervenire". L’intervento di Rosalba Mattei secondo La Repubblica, avrebbe coinvolto anche l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini che si sta attivando per tutelare gli interessi dell'Abbazia e dei suoi monaci. 

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