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Turrini a CM: 'Red Bull-gate? Non è ai livelli di Calciopoli. Regole Fia come il Fair play Uefa, una roba bizzarra'

Turrini a CM: 'Red Bull-gate? Non è ai livelli di Calciopoli. Regole Fia come il Fair play Uefa, una roba bizzarra'

  • Daniela Bertoni
    Daniela Bertoni
Caro Leo Turrini, ma cosa sta accadendo in Formula Uno?
“Forse tutto, forse niente”.

Si parla di uno scandalo finanziario che potrebbe travolgere la dominante Red Bull, rimettendone in discussione vittorie e titoli…
“Faccio una premessa, se no non ci capiamo. Da sempre, la Fia, la federazione internazionale dell’automobilismo, è un monumento alla opacità, alla mancanza di trasparenza…”

E questo cosa c’entra con il Bibitari-gate?
“Ci arrivo. Dal 2021 i team hanno concordato di rispettare un tetto alle spese. All’incirca, 145 milioni. Ci siamo fin qui?”

Più o meno.
“Bene, anzi, male. È una roba bizzarra, tipo il Fair Play della UEFA. Hai presente? City e PSG spendono e spandono, anzi sperperano. Gli altri club invece debbono tirare la cinghia. Posso andare avanti?”

Procedi.
“Tornando al Red Bull-gate, sulle cifre della passata stagione, la revisione contabile della FIa sta per arrivare adesso. Quasi un anno dopo! È assurdo, persino l’Agenzia delle Entrate italiana fa prima!”.

Ma pare che i Bibitari e l’Aston Martin abbiano fatto i furbi. La Red Bull soprattutto avrebbe sforato di brutto.
“Guarda, in Ferrari hanno questo sospetto da marzo di quest’anno. Il povero Binotto ormai è un bersaglio mobile, se un asteroide cadesse sulla terra darebbero la colpa a lui, però su questa cosa ha dato l’allarme da un sacco di tempo”.

Pensi abbia ragione?
“Almeno Binotto è credibile, nonché incazzato, a fine 2019 la Ferrari è stata mortificata per i dubbi sul suo super motore e si è sciroppata due anni d’inferno. Mentre Toto Wolff…”

Il boss della Mercedes.
“Lui. Strilla come un’aquila dopo tutti i favori che il suo team ha ricevuto e mi fa pensare a Rocco Siffredi che esalta le virtù della castità”.

Le imprese di Verstappen sono da rivedere?
“Max resta un fenomeno a prescindere. Ascolta, qui nessuno ha visto le cifre, tranne i diretti interessati. Horner, il capo dei Bibitari, ha già minacciato mostruose querele contro i presunti diffamatori”.

Finirà tutto in tribunale o tutto a tarallucci e vino?
“Io sinceramente trovo forzati i paragoni con Calciopoli o i Tour di Lance Armstrong, qui si dice abbia speso troppo anche la Aston Martin, che in pista non tocca palla. Però se in Red Bull hanno fatto i furbi non possono passarla liscia. Ma insisto con il concetto di partenza…”

Cioè?
“Come cavolo sono state scritte, queste regole finanziarie? Possibile ci vogliano dieci mesi per una verifica contabile? E lasciami aggiungere un’altra cosa”.

Prego.
“La F1 non era così popolare da molti anni. Se salta fuori che è in discussione la credibilità di tutto il sistema, ti saluto e sono, per dirla con il commissario Montalbano. Però, io la mano sul fuoco non la metto per nessuno, men che meno per Chris Horner. Ingenuo magari sì, ma Muzio Scevola proprio no“. 

 

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