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  • UFFICIALE, annullata la dismissione dell'arbitro Gavillucci. La replica dell'Aia

    UFFICIALE, annullata la dismissione dell'arbitro Gavillucci. La replica dell'Aia

    Con una sentenza senza precedenti, la Corte d'Appello federale ha reintegrato Claudio Gavillucci fra gli arbitri di Serie A. Sette mesi di battaglia legale ha dato ragione al 39enne arbitro di Latina, capovolgendo la decisione dello scorso 3 dicembre con la quale il giudice Proietti aveva ritenuto infondate le ragioni di Gavillucci. 

    Di seguito il dispositivo della sentenza: 

    "La C.F.A., in accoglimento del ricorso proposto dal sig. Gavillucci Claudio, annulla, in parte equa, il Com. Uff. n. 1 del 30.6.2018 AIA, nella sola parte in cui "comunica" la dimissione del sig. Gavillucci dalla CAN A deliberata in pari data dal Comitato Nazionale, e, per l'effetto, annulla il provvedimento con il quale l'AIA ha disposto la predetta dismissione. Dispone restituirsi la tassa reclamo".


    A stretto giro di posta è arrivata la replica dall'Aia, con un comunicato:  

    "L’Associazione Italiana Arbitri, tramite il suo Presidente Marcello Nicchi, prende atto della decisione con cui la Corte Federale di Appello, presieduta da Sergio Santoro, che ha annullato la delibera del Comitato Nazionale AIA di avvicendamento dalla CAN A dell’arbitro Claudio Gavillucci, avvenuto al 30 giugno 2018.
    In attesa di conoscerne le motivazioni, non può che esprimere rispetto verso tale pronuncia, pur non condividendola e riservandosi, dunque, ogni impugnazione.
    Pari rispetto, peraltro, l’A.I.A. deve:
    - ai suoi associati, che, con le stesse norme oggi contestate, hanno raggiunto la serie A (come Gavillucci) o sono stati avvicendati prima, accettando il verdetto del campo con le valutazioni degli osservatori arbitrali e dei designatori;
    - al mondo del calcio, cui vuole assicurare, anche in futuro, i migliori arbitri, che siano soggetti ad una valutazione tecnica, ad una selezione meritocratica, ad un loro ricambio negli organici di ogni categoria, come oggi accade;
    - ai valori di merito dello sport posti a base della delibera oggi annullata, quali sono i due ultimi posti ed il penultimo posto conseguiti nelle graduatorie di ogni singola stagione sportiva, dal ricorrente in serie A
    ".

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