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  • Griezmann si è perso, numeri horror: flop al Barcellona, ora si è svalutato

    Griezmann si è perso, numeri horror: flop al Barcellona, ora si è svalutato

    • Renato De Filippi
    Antoine Griezmann, conosciuto in patria come “Le Petit Diable”, compie oggi 29 anni. Capace di imprese eccezionali con l’Atletico Madrid e cavalcate trionfali con la Nazionale Francese, con la quale si è laureato Campione del Mondo nel 2018 e terzo classificato al Pallone d’Oro dello stesso anno. La scorsa estate, la scelta di cambiare aria e la guerra ai colchoneros per far valere la clausola da 120 milioni di euro, pagata poi dal Barcellona. 

    Ma sarà stata la scelta giusta per la sua carriera spartire il palcoscenico con Messi oppure è condannato ad essere uno tra i tanti dell’universo blaugrana? I numeri, per ora, propendono per la seconda ipotesi.

    PARABOLA DISCENDENTE - Numeri sportivi, in calo: in Liga ha segnato 1 gol in tutto il 2020, 8 marcature totali condite da 4 assist. A questo punto della stagione, lo scorso anno era già a quota 12 centri e 6 assistenze per i compagni, dimostrando una leadership tecnica ben diversa: se in blaugrana è stato sostituito 10 volte solo nelle ultime 16, lo scorso anno ne ha giocate 37 su 38 da titolare (scaldando la panchina solo per 126 minuti), di cui 4 con la fascia da capitano sul braccio. 

    E il Piccolo Diavolo sembra averne risentito anche in Nazionale: 3 gol nelle prime 3 partite del 2019, da giugno in poi 1 centro nelle successive 8 gare (contro Turchia, Albania, Andorra, Islanda, Moldavia).

    Numeri economici: ancora più in calo di quelli sportivi. Infatti, secondo il portale Transfermarkt, il cartellino del francese ha subito una variazione negativa di 30 milioni di euro da giugno 2019 ad oggi, passando da 150 milioni di euro a 120.

    QUESTIONE DI RUOLO - All’alba dei trent’anni non è mai facile cambiare ruolo in campo, men che meno se ti chiami Antoine Griezmann e di mestiere fai la seconda punta. Purtroppo per lui, il rigido 4-3-3 del Barcellona non prevede seconde punte e il passaggio obbligato ad esterno d’attacco chiaramente lo ha penalizzato.

    In campo è spaesato, nello spogliatoio...pure: in un’intervista concessa al sito della Uefa ha rivelato di essere “molto timido e con tanta difficoltà nel parlare con gli altri” specie se tra i compagni è lui che “deve iniziare la conversazione”. Dichiarazioni che stonano con l’esuberanza fatta vedere ai tempi dell’Atletico Madrid, che culminava con balletti di gruppo ad ogni rete e una chiara unità d’intenti tra compagni e allenatore.

    Si fanno quindi sempre più insistenti le voci di un divorzio anticipato, con all’orizzonte l’Inter che potrebbe clamorosamente approfittare della situazione, nel caso in cui Lautaro partisse in estate: non è un mistero che l’argentino sia l’obiettivo dichiarato del Barcellona, con Messi che ha da tempo dato la benedizione per l’attaccante nerazzurro, aprendo di fatto al clamoroso scambio. 

    Troppo presto per parlare di questo scenario? Forse sì, ma sicuramente è il tempo per Griezmann di fare un primo bilancio di questa sua nuova avventura.
     

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