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  • Inter, tutti i numeri del fallimento di Inzaghi

    Inter, tutti i numeri del fallimento di Inzaghi

    • Emanuele Tramacere
    L'Inter di Simone Inzaghi non sa più vincere, e anzi, con il 4 ko nelle ultime 5, sembra quasi essersi abituata alla sconfitta. Un campanello d'allarme importantissimo per la dirigenza nerazzurra che non può permettersi di fallire l'obiettivo più importante stagionale, l'accesso alla prossima Champions League che fino a qualche mese fa sembrava ampiamente alla portata e che oggi anche per colpa dell'allenatore ex-Lazio, è sempre più in discussione. Un rendimento, quello nerazzurro, incredibilmente deficitario con numeri che riportano questa squadra indietro di parecchi anni e che alimentano sempre più lo spettro di un possibile esonero.

    TERZA VOLTA CON 10 KO - Con quella rimediata contro la Fiorentina l'Inter è salita a 10 sconfitte stagionali ed è addirittura soltanto la terza volta nell’era dei tre punti in cui l'Inter arriva a perdere 10 o più gare nelle prime 28 di campionato: nel 2011/12 quando chiuse al 6° posto e nel 1998/99 quando alla fine arrivò 8a. Numeri che spaventano ancora di più considerando soltanto gli ultimi risultati ottenuti. Qualcosa si è rotto di fatto dopo la vittoria nel derby per 1-0 contro il Milan, una gara dominata (10 tiri a 0 nel solo primo tempo) ma che ha iniziato a mostrare qualche lacuna in zona gol ed energie che iniziavano, lentamente, a scemare. Dopo il derby di ritorno, infatti, l'Inter si è inceppata con 4 ko e 1 pareggio in 7 gare, solo 6 gol segnati e 6 subiti.


    IL FATTORE CHAMPIONS – Inzaghi ha difeso spesso il suo operato ricordando come l'accesso ai quarti di Champions in casa Inter mancasse da tempo immemore (2012-13) che la vittoria in Supercoppa per due anni di fila non può essere arrivata per caso, così come la vittoria di Coppa Italia dell'anno scorso e l'accesso alle semifinali di quest'anno. C'è però un dato che condiziona anche questi “successi” dell'allenatore piacentino ed è il fatto che costantemente, o la gara prima, o quella dopo un impegno di coppa, l'Inter si è poi fermata in campionato. È successo nell'ordine pre-Bayern (ko nel derby d'andata), post-Viktoria Plzen, pre-Barcellona, post Bayern Monaco; quindi pre-Parma di Coppa Italia, post-Porto all'andata degli ottavi di Champions, addirittura pre e post ritorno contro il Porto e infine contro la Fiorentina pre-andata della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. Insomma, per i “successi” conquistati in campo, sono arrivate almeno 9 battute d'arresto (sconfitte o pareggi) in campionato. Troppe.



    ATTACCO E DIFESA – Abbiamo analizzato il rendimento in termini di punti realizzati e gli infortuni, ma c'è ben altro in questo viaggio all'interno della crisi dell'11 di Simone Inzaghi: ed è legato alla produzione offensiva e alle difficoltà difensive. 47 gol fatti e 32 subiti sono, in entrambi i casi, un record negativo di queste ultime stagioni. L'ultima volta che l'Inter ha fatto peggio come gol segnati (oggi è a quota 47) risale alla stagione 2018/19 con solo 43 gol all'attivo, ma solo 24 subiti che valsero alla fine il 4° posto finale (conquistato in extremis contro l'Empoli all'ultima giornata). L'ultima volta che la difesa nerazzurra ha incassato così tanti gol alla 28esima giornata (32 oggi) fu addirittura nella stagione 2014/15 e all'epoca furono addirittura 36 le reti incassate e portarono alla fine all'8° posto finale.


    NON SI SEGNA PIU' – Le miglior difese vincono i campionati, vero, ma all'Inter oggi non interessa più vincere lo scudetto, ormai irraggiungibile, bensì conquistare un posto Champions e lì, sì, serve innanzitutto ritrovare il feeling perso con il gol. Dalla 16esima giornata alla 28esima sono infatti 208 i tiri tentati, di cui solo 56 in porta, con addirittura 16 big chance fallite e un totale di soli 13 gol segnati. L'Inter, quindi, produce tanto, nonostante sia ultima in classifica per dribbling tentati, segno che, nonostante un deficit intrinseco alla rosa, qualche arma a disposizione di Inzaghi ci sia. E non è un caso, infatti, che Lautato sia 1° in Serie A per tiri tentati e Dzeko 5°.


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    NON PUO' PIU' FALLIRE – Numeri che lasciano margine per una ripresa e che oggi, di fatto, stanno concedendo a Inzaghi qualche giornata di campionato in più prima di un possibile esonero. Sono 3 le partite che l'allenatore ex-Lazio oggi non può più fallire. Le prossime tre, contro la Juve nell'andata delle semifinali di Coppa Italia, contro la Salernitana in campionato e contro il Benfica nell'andata dei quarti di Champions. Basterà un solo inciampo e la pazienza dei dirigenti nerazzurri arriverà alla fine.

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