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  • Inter, Inzaghi in bilico: dall'ipotesi traghettatore all'idea De Zerbi, cosa sta succedendo

    Inter, Inzaghi in bilico: dall'ipotesi traghettatore all'idea De Zerbi, cosa sta succedendo

    • Redazione CM
    Naviga a vista. Simone Inzaghi non si nasconde, è ben consapevole che nelle prossime tre partite si giocherà buona parte del futuro sulla panchina dell'Inter. Martedì c'è la Juventus, nell'andata delle semifinali di Coppa Italia, venerdì prossimo è in programma il match pre pasquale contro la Salernitana, da non fallire per evitare di complicarsi la lotta per l'Europa che conta, l'11 aprile ci sarà la trasferta a Lisbona, nella prima delle due sfide dei quarti di finale di Champions League contro il Benfica, tre impegni da non sbagliare per evitare di buttare al vento la stagione.

    NO AL TRAGHETTATORE - Inzaghi sa che servirà un'Inter diversa da quella vista contro la Fiorentina, corsara al Meazza grazie a Bonaventura, sa che è necessaria quell'inversione di tendenza che hanno chiesto anche oggi Marotta, Ausilio e Baccin, presenti ad Appiano per stare vicino alla squadra. Il messaggio è chiaro, in dirigenza nessuno vuole gettare alcol sul fuoco, nessuno vuole pronunciare la parola esonero. Inzaghi, ha la fiducia del club, l'ipotesi di un traghettatore, da Chivu a Zenga, non è presa in considerazione. L'inter, insomma, non vede cambi all'orizzonte, lo scenario potrebbe cambiare solo in caso di disfatta tra Torino e, soprattutto, Lisbona. Perché Joao Mario e compagni sono considerati un avversario tosto, ma assolutamente alla portata. 

    DISCORSO RIMANDATO - Non è la prima volta che l'Inter è sotto pressione, era già successo a ottobre prima del Barcellona, battuto al Camp Nou contro ogni pronostico, e un paio di settimane fa, con il pareggio sofferto del Do Dragao contro il Porto, che è valso il passaggio del turno in Champions League. Marotta si aspetta di vedere la stessa squadra battagliera, la stessa reazione d'orgoglio. Per rimandare il discorso Inzaghi a giugno. E evidente che qualcosa si sia rotto, che la permanenza dell'ex allenatore della Lazio non sia scontata, indipendentemente da come finirà la stagione. Il problema insomma è solo rimandato: ​in estate ci sarà tempo per affrontare il contratto in scadenza nel 2024 da 5,5 milioni di euro all'anno. E per valutare un nuovo allenatore. 

    TRE CANDIDATI - Al momento sono tre i candidati, con tre profili diversi: Antonio Conte, in nerazzurro tra il maggio 2019 e il maggio 2021, un periodo nel quale l'Inter ha raggiunto la finale della UEFA Europa League 2019-2020 e si è laureato campione d'Italia nel 2020-2021, Thiago Motta, 83 presenze, 12 gol e un Triplete conquistato in nerazzurro da giocatore e attualmente alla guida del Bologna, e Roberto De Zerbi. Il tecnico del Brighton è l'allenatore che intriga di più ma ci sono diversi ostacoli. Il contratto lungo (a settembre ha firmato un accordo di quattro anni), la clausola rescissoria, di 15 milioni di euro, e soprattutto la volontà dell'ex Sassuolo, che al momento non vuole tornare in Italia. 
     

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