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  • Sanremo caos, Bugo a CM contro Morgan: 'Non mi dice le cose e non capisco perché se le inventa'

    Sanremo caos, Bugo a CM contro Morgan: 'Non mi dice le cose e non capisco perché se le inventa'

    • Francesco Guerrieri, inviato a Sanremo

    La coppia Bugo-Morgan è scoppiata definitivamente. Squalificati dal Festival. È successo ieri sera, durante la semifinale di Sanremo (QUI il racconto). La rottura era già nell’aria (rileggi QUI lo sfogo di Morgan a CM), tra i due non c’era mai stato feeling. Ma a Bugo torna il sorriso se si parla di calcio. E ci svela un retroscena: "Quando ho visto Cristiano Ronaldo in nelle prime file non volevo nemmeno salire sul palco a cantare, avrei preferito direttamente andare a salutare Ronaldo" racconta a Calciomercato.com il cantante che nella 70° edizione di Sanremo sta duettando con Morgan. Si emoziona solo al pensiero: "Non sono riuscito a vederlo, mi sarebbe piaciuto fargli i complimenti per tutto. Ma sono stato contento già vedendo Georgina".

    Com'è la situazione con Morgan?
    “Ha fatto dichiarazioni senza dirci niente, io ho cercato di portare a casa la frittata nel miglior modo possibile e basta. Se vedete quello che ha detto capite da soli quale possa essere la situazione tra noi. Non capisco perché si inventa le cose, noi le prove le abbiamo fatte".

    Se dovesse paragonarlo a un giocatore?
    "Mi ricorda un po' Balotelli per il suo carattere ribelle".

    Juventino?
    "Sì, grazie a mio padre e mio nonno. La mentalità Juve mi affascina molto. Quando mio nonno mi diceva che non era solo una squadra non capivo, a distanza di anni gli do ragione. E' una filosofia che mi ha insegnato molto nella vita, quando lavoro ai miei progetti cerco sempre di applicare la loro mentalità. Quella di Platini per me era indimenticabile".

    Ha visto la scenetta tra Amadeus e Ronaldo l'altra sera?
    "Sì, è stata bellissima. Ammiro molto Amadeus, è un presentatore spigliato e sempre al suo posto. E' riuscito ad andare al di là di ogni polemica".

    Lei la metterebbe la maglia dell'Inter?
    "Penso di sì. A me non piacciono gli interisti, non l'Inter. Sono un po' pesanti, frustrati. E' vero però che ci sono anche juventini fanatici, io però credo che la mentalità Juve sia anche il riconoscere quando si sbaglia".

    A cosa rinuncerebbe per vincere la Champions?
    "Al podio di Sanremo, tanto non ci arriviamo. Anche se non sono qui per arrivare ultimo, mi sto facendo conoscere da tante persone e sono soddisfatto del mio Festival. Mi sento un po' come la prima Juve di Conte, perché anche loro non erano tra i favoriti e alla fine hanno vinto".

    Le piace Sarri?
    "All'inizio non mi convinceva, poi mi sono ricreduto. Mi piace molto il suo gioco veloce. Penso che sia stato giusto mandare via Allegri, dopo tante vittorie è giusto cambiare anche perché la Champions non è arrivata".

    Tridente sì o tridente no?
    "Io dico sì. Da quando esiste questo dibattito faccio sempre il paragone con il mio disco, che è stato il risultato di un lavoro di tre persone".

    Che ne pensa di Conte sulla panchina dell'Inter?
    "Secondo me non è molto contento. Sta dando molto alla squadra, ma non mi sembra a suo agio con quei colori...".

    Chi è il Ronaldo di Sanremo?
    "Amadeus. E' un'interista con la testa da juventino. Fiorello, altro interista, invece può essere il Dybala della situazione. Io sono mancino come Paulo, quando gioco nella Nazionale Cantanti mi ispiro a lui. Magari al prossimo gol esulterò con la Dybala Mask".

    E un giocatore della Juve che secondo lei potrebbe essere bravo a cantare?
    "Cristiano Ronaldo direi di no. L'ho sentito cantare ed è particolarmente stonato. Ogni tanto mi è capitato di vedere le storia di Douglas Costa che mi sembra se la cavi abbastanza bene".

    @francGuerrieri

     

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