
Vecchi problemi, il caso Donnarumma: il PSG e Luis Enrique rischiano un clamoroso flop
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LA CLASSIFICA DELLA CHAMPIONS LEAGUE
La battuta d’arresto di Monaco di Baviera pesa particolarmente nell’economia del complicatissimo momento attraversato dalla formazione parigina, in quanto riporta a galla vecchi temi mai risolti dall’inizio della stagione e ne pone di nuovi sul tavolo. Dall’inconsistenza a livello realizzativo - sono soltanto tre le reti realizzate in Champions nonostante 95 tentativi verso la porta avversaria, di cui 27 nello specchio - a quella caratteriale di giocatori come Dembelè, ieri espulso, che non riescono a diventare leader. La scelta di puntare tutte le proprie fiches su un gruppo di giovani e giovanissimi talenti, rinnegando il progetto costruito nelle stagioni passate sulle stelle hollywoodiane come Neymar, Messi e Mbappé, ha creato ad oggi un deficit in termini di personalità che soprattutto a livello internazionale si paga. Fino a quando? Una strategia di questo tipo ha bisogno di tempo e la volontà stessa del club di avere in Luis Enrique come uomo forte (con tanto di rinnovo di contratto fino al 2027) ne è la dimostrazione. Ma una clamorosa e prematura eliminazione nella prima fase della nuova super Champions League come sarebbe accolta da Al-Khelaifi e dalla proprietà in Qatar?
IL PSG CADE ANCHE A MONACO: IL RESOCONTO
Poi ci sono questioni nuove, “problemi” che per il momento non possono definirsi tali ma che attengono ad una gestione dei campioni che, fintanto che i risultati arrivano, può essere digerita senza scossoni. Ma che in caso contrario… L’utilizzo di Gigio Donnarumma in questa prima parte della stagione ne è l’emblema. Dopo aver accolto non sempre favorevolmente le prestazioni del suo portiere titolare nella scorsa annata, Luis Enrique ha chiesto l’acquisto di un secondo di valore la passata estate. E il PSG lo ha accontentato con l’investimento da 20 milioni di euro per Matvey Safonov, prelevato dal Krasnodar. Una cifra non banale e che lasciava intravedere sviluppi di quanto sta accadendo ora: già nella prima di Champions contro il Girona, al “Parco dei Principi”, aveva giocato lui al posto dell’estremo difensore della Nazionale. Circostanza che si è recentemente ripetuta nell’ultimo turno di Ligue 1 contro il Tolosa e contro il Bayern Monaco. E prima ancora contro il Lens lo scorso 2 novembre. Donnarumma, che già nel finale del campionato francese 2023/24 aveva saltato le ultime quattro partite, non collezionava due panchine di fila dalla stagione 2021/22, quando in panchina sedeva Mauricio Pochettino. Una circostanza non inedita ma comunque scomoda e che rischia di pesare sugli equilibri di spogliatoio.
PERCHE' DONNARUMMA NON GIOCA NEL PSG
Ancora tre partite per determinare il proprio destino in Champions League: il prossimo 10 dicembre la sfida esterna contro il fanalino di coda Salisburgo, poi il 22 gennaio e il 29 gennaio i due confronti contro Manchester City e Stoccarda. Nove punti in palio per riscrivere la propria ed evitare che la prima annata del post-Mbappé si riveli un incredibile flop.
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