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    Aston Villa-PSG, le pagelle di CM: Donnarumma monumentale, super Hakimi. Rashford troppo intermittente

    Aston Villa-PSG, le pagelle di CM: Donnarumma monumentale, super Hakimi. Rashford troppo intermittente

    ASTON VILLA-PARIS SAINT-GERMAIN 3-2


    ASTON VILLA

    MARTINEZ 5: Compartecipa con Pau Torres al pasticcio dell'1-0 del Paris Saint-Germain, lasciando poco fuori dall'area piccola un pallone che Hakimi deve semplicemente spingere in porta. Non può nulla sul sinistro millimetrico di Nuno Mendes.

    CASH 5,5: Nel primo tempo viene fatto letteralmente a pezzi dal tandem mancino del PSG composto da Nuno Mendes e Barcola. Gran parte dei pericoli costruiti dai francesi arrivano dalla sua zona, mentre nella ripresa, complice il drastico calo ospite, si fa più intraprendente.

    KONSA 6,5: Fatica e molto pure lui in un primo tempo in cui l'Aston Villa non riesce ad essere equilibrato e la linea difensiva è particolarmente esposta. In un secondo tempo che diventa d'assalto e in cui i valori si ribaltano clamorosamente, partecipa al tentativo di rimonta dei ragazzi di Emery trovando il goal del 3-2, da attaccante vero. Clamoroso il mancato impatto col pallone di qualche minuto più tardi, che avrebbe potuto pareggiare l'eliminatoria.

    PAU TORRES 5,5: Ha vissuto serate migliori. La sua prestazione è macchiata dalla grave indecisione, con la complicità del Dibu Martinez, sulla rete di Hakimi. Poi una serie di altre piccole sbavature e la sensazione di non trasmettere mai la sicurezza necessaria, a maggior ragione in una serata tanto importante.

    DIGNE 5,5: Perde di gran lunga il testa a testa con Hakimi. Nei primi 45'. Peccato o fortuna che le partite ne durino 90 e l'esterno francese nella ripresa è di ben altra consistenza: difende con maggiore intensità e spinge con più continuità. (dal 76' Maatsen sv).

    KAMARA 5: C'è un po' il sapore di Classique, contro il Paris Saint-Germain, per l'ex Marsiglia. Che però non riesce a mettere nulla della presunta carica supplementare contro i connazionali. Non fa filtro davanti alla difesa e non riesce nemmeno a partecipare granché alla fase di costruzione. Serata poco ispirata.

    TIELEMANS 7: E' uno dei giocatori più pericolosi dell'Aston Villa pur in un primo tempo di generale difficoltà della sua squadra. Non si perde d'animo nemmeno nella situazione di doppio svantaggio e ha il merito di riaprirla, con l'aiuto della deviazione di Pacho, per dare la riscossa a tutto il gruppo di Emery. (dall'88' Barkley sv).

    ROGERS 6,5: La sua posizione è un potenziale enigma per il centrocampo del Paris, tanto che nel primo tempo arriva pericolosamente al tiro dal limite dell'area in un'occasione e in altre sbaglia la scelta decisiva da buona posizione. E' nella ripresa che, col calo evidente della prestazione di Vitinha e Joao Neves, riesce con le sue progressioni e i suoi inserimenti tra le linee a dare più fastidio.

    ONANA 4,5: Della serie “Chi l'ha visto?”. Impalpabile nel primo tempo, inutile nel secondo quando si tratta di dare il tutto per tutto per provare a fare l'impossibile. E giustamente viene sostituito. (dal 67' RAMSEY: sv)

    MCGINN 7: E' l'anima di questa squadra nel vero senso della parola. Sbuffa, contrasta, picchia quando è necessario, ma soprattutto corre come un dannato fin quando Emery lo mantiene sul terreno di gioco. Il gol del momentaneo 2-2, pur con l'aiuto di Pacho, è la fiammata che accende all'improvviso l'Aston Villa e tutto Villa Park. (dal 66' ASENSIO 5: entra con la voglia di spaccare il mondo, da grande ex, ma si divora a tu per tu con Donnarumma l'occasione di portare la sfida ai supplementari).

    RASHFORD 6: Ha le occasioni ad inizio del secondo tempo per riscrivere la storia dell'eliminatoria e di questa Champions League. Donnarumma gli nega questa possibilità, poi con un doppio dribbling dei tempi belli regala a Konsa la chance del 3-2 e fa sognare il popolo dei Villains di fare la leggenda. Peccato che nel primo tempo sia invece la versione sbiadita e troppo superficiale che tante volte abbiamo visto negli ultimi mesi di Manchester. (dal 76' WATKINS sv).

    ALL. UNAI EMERY 7: La sua Champions League finisce qui, ma è andato davvero vicinissimo a fare qualcosa di epico. Sarebbe stata la vendetta perfetta contro il Paris Saint-Germain, ma rimane negli occhi una prestazione di grandissimo orgoglio e una ripresa da lustrarsi gli occhi al cospetto di una delle migliori squadre del mondo. Chapeu.

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    PSG

    DONNARUMMA 8,5: Reattivo nell'unica circostanza del primo tempo in cui Pau Torres lo impegna da distanza ravvicinata. Si ripete ad inizio ripresa su Rashford, sul quale fa la voce ancora più grossa volando su un destro a rientrare. E' miracoloso nel togliere dalla porta con una manata il pallone indirizzato di testa da Tielemans per il potenziale 4-2. Tutto finito? Manco per idea, sbarra la strada all'ex Asensio in un duello uno contro uno. Gran parte della qualificazione è nelle sue mani. Non può nulla, invece, sulla doppia deviazione di Pacho in occasione delle reti di Tielemans e McGinn e sul destro ravvicinato di Konsa.

    HAKIMI 7,5: Definirlo terzino è limitante. Letteralmente un attaccante aggiunto per Luis Enrique, con le sue accelerazioni sulla destra a squarciare in due la difesa dell'Aston Villa e a mettere in costante situazione di allarme il malcapitato Digne. Firma il gol dell'1-0 da predatore dell'area, partecipa alla costruzione del secondo. E sfiora la doppietta, chiuso da Martinez, all'83°.

    MARQUINHOS 5,5: Senza troppi svolazzi e ricami, comanda con la consueta esperienza la difesa del PSG. Si prende qualche licenza di troppo, col resto dei compagni di reparto, una volta ottenuto il momentaneo 2-0, ma governa la situazione senza particolari problemi. La ripresa è invece un affanno dietro l'altro, trascinato a fondo da un reparto che non fa il suo ed un centrocampo assente.

    PACHO 5: Decisamente il più incerto dei quattro piazzati davanti a Donnarumma. Più di qualche esitazione nel fronteggiare le incursioni avversarie e in qualche disimpegno, che denotano piedi non propriamente educatissimi. Continua a patire le pene dell'inferno, ma si riscatta parzialmente col salvataggio sulla linea sul tiro di Maatsen a tempo quasi scaduto.

    NUNO MENDES 7: Con quello di stasera, i goal in questa Champions League sono quattro. Vale un po' il discorso di Hakimi: fisicamente debordante, attento quando si tratta di coprire la propria fascia, letale in campo aperto e glaciale, su assist di Dembelé, per la rete del raddoppio. Uno dei giocatori più migliorati sotto la gestione di Luis Enrique e oggi, probabilmente, il miglior esterno mancino del mondo.

    JOAO NEVES 5: E' l'equilibratore del centrocampo del Paris. Rispetto a Fabian Ruiz e Vitinha, ruba meno l'occhio ma anche perché, per scelta e necessità, è il giocatore a cui viene richiesto di badare maggiormente al sodo. Sparisce drammaticamente nel secondo tempo, travolto dall'energia e dalla fisicità di Tielemans, McGinn e Rogers.

    VITINHA 5: Ci ha abituato sin troppo bene, perché per una sera si prende un turno di riposo. Un po' più lezioso del solito, un po' più impreciso nelle uscite rispetto ai consueti numeri vicini alla perfezione in termini di passaggi portati a termine con successo. Pigro nella rincorsa su McGinn da cui nasce il 2-2 dell'Aston Villa, molle sul dribbling di Rashford da cui arriva il goal di Konsa.

    FABIAN RUIZ 5,5: Anche per l'ex centrocampista del Napoli è una giornata per lo più di gestione. Più che della palla – perché la gara deve farla evidentemente l'Aston Villa – dei tempi e dei ritmi. Finché la situazione è sotto il controllo del PSG, si limita al compitino, mentre va in sofferenza assoluta ad inizio ripresa quando le folate degli inglesi diventano sempre più incessanti. Rashford lo scherza in dribbling nell'azione del 3-2.

    BARCOLA 5,5 : La partenza è fiammeggiante. Quando il Paris trova lo spazio per andare in campo aperto, l'ex Lione è una delle arme più temibili di Luis Enrique. Da una sua accelerazione a sinistra arriva il goal del momentaneo 1-0 di Hakimi. Poi una prestazione all'insegna del “vorrei ma non posso”, fino alla sostituzione con Doué dopo il quarto d'ora da incubo del PSG ad inizio del secondo tempo. (dal 61' DOUE' 6: porta energia nel momento di maggior sofferenza).

    DEMBELE 5: Ha il merito di partecipare al contropiede del 2-0, offrendo a Nuno Mendes un pallone da sbattere in porta. I compagni si appoggiano su di lui di tanto in tanto, senza mai dare la sensazione piena di volerlo sfruttare al meglio e per quello che, da gennaio, è il suo straordinario momento di vena. Si costruisce un paio di buone occasioni in contropiede per chiuderla nella ripresa ma non è la sua giornata.

    KVARATSKHELIA 5: All'andata era stato devastante, con tanto di supergoal per indirizzare la qualificazione. A Villa Park, l'ex calciatore del Napoli non entra mai in partita, impiegato in una strana posizione sul centro-destra che non lo valorizza. Tocca pochi palloni e non si fa notare particolarmente.

    ALL. LUIS ENRIQUE 5,5: Il voto non tiene conto della doppia sfida e dell'aver condotto il Paris Saint-Germain in semifinale. Il problema è il come: se la partita di Parigi aveva lasciato intendere che, contro questo Aston Villa, ci sarebbe stato da lottare, in pochi e pure lui avrebbero immaginato che, avanti di due reti in trasferta, si sarebbe sofferto in quel modo nel secondo tempo. E' spettatore dell'incomprensibile black-out della sua squadra, che rischia di buttare al vento tutto in 45' da incubo. Poco spiegabile la scelta di operare un solo cambio. Brusco passo indietro sul piano della mentalità.


     

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    CL7
    CL7

    Praticamente il PSG ha fatto schifo tranne Donnarumma.. !

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