Milan, Donnarumma resta in vendita: la strategia per la porta
GIGIO IN VENDITA - Niente plusvalenza, dicevamo, e niente incasso e conseguente risparmio che avrebbe aiutato a chiudere un bilancio in netta difficoltà. La strategia, però, non cambia e non cambierà: per Donnarumma il Milan ascolterà offerte che partano da almeno 50 milioni perché se non sarà il bilancio 2019 ad essere sistemato, la maxi-plusvalenza e l'abbattimento del monte ingaggi con il risparmio dei 6 milioni netti annui (+1) riguarderà il bilancio 2020. Il Paris Saint Germain è stato l'unico club, finora, a prendere contatti per l'acquisto ma la proposta, comprendente il cartellino (e l'ingaggio) di Areola si è arenata sul nascere.
LA SCELTA IN PORTA - Sì perché nelle idee del Milan, innanzitutto, c'è la volontà di non appesantire nuovamente il monte ingaggi con lo stipendio di un altro portiere di primissimo piano. Pepe Reina e i suoi 3,5 milioni netti annui sono considerati una garanzia anche per l'eventuale ruolo di titolare per la prossima stagione. Inoltre nelle idee del Milan c'è anche la volontà di promuovere Alessandro Plizzari, classe 2000 e protagonista con l'Italia Under 20 ai Mondiali, che, salvo sorprese, prenderà il ruolo di secondo. Salvo sorprese, perché la strategia del Milan oggi è ben delineata, ma in un mercato in cui pochi club stanno muovendo i proprio portieri la posizione dei rossoneri su Donnarumma e Reina potrebbe sempre caso cambiare.
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