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  • Barbara: 'Obiettivo Champions con Inzaghi'. Milan, attacco in vendita

    Barbara: 'Obiettivo Champions con Inzaghi'. Milan, attacco in vendita

    Dieci giocatori per tre posti in campo. Filippo Inzaghi non ha fatto in tempo a sedersi sulla scottante panchina del Milan che già si è trovato a fare i conti con numerosi problemi economici, finanziari e di rosa presenti all’interno della società rossonera. Il numero 10, in particolare, peserà a lungo nelle prossime giornate sulle mosse del club e, di conseguenza anche sulle scelte del nuovo allenatore.

    NEL SEGNO DEL 10 - Clarence Seedorf è stato esonerato dal Milan nonostante un ricco contratto fino al 2016 che porterà nel ricco portafoglio dell’allenatore olandese altri 10 milioni di euro. Una cifra importante, sprecata da Adriano Galliani e Silvio Berlusconi, che non potrà essere investita sul mercato. 10 come il numero di giocatori offensivi che, mercato permettendo, Inzaghi si ritroverebbe a gestire ad inizio ritiro.

    TROPPE PRIME PUNTE - In un ipotetico 4-3-1-2/4-3-3 che Inzaghi potrà impostare nel suo nuovo Milan, il ruolo con maggiore abbondanza è sicuramente quello della prima punta. Con il presidente Berlusconi che preme affinché Mario Balotelli sia considerato un vera e propria prima punta e considerando un mercato ancora totalmente da sviluppare attorno al suo profilo, il tecnico italiano ha a disposizione anche Alessandro Matri e Giampaolo Pazzini

    PALOSCHI - Alberto Paloschi è in comproprietà con il Chievo, intenzionato a riscattare a titolo definitivo il suo cartellino. Tuttavia i due club non hanno ancora trovato un accordo a livello economico e adesso hanno un'altra settimana di tempo per evitare di andare alle buste. 

     

    TREQUARTISTI D’ASSALTO - Il ruolo più coperto del trittico d’attacco impostato dal nuovo allenatore rossonero, tuttavia, è quello del trequartista. Se il 4-2-3-1 di Seedorf valorizzava la fascia di campo che fa da raccordo fra centrocampo e attacco, oggi Inzaghi si ritrova il neo-acquisto Menez, El Shaarawy, Robinho, Kakà e Honda a disposizione per una singola maglia. A questi quattro va anche aggiunto M’Baye Niang, che tornato dal prestito al Montpellier sta faticando a trovare acquirenti, e, in caso di riscatto, anche Adel Taarabt, vera rivelazione della gestione olandese. Se per Kakà si dovrà attendere il 30 giugno quando scadrà la clausola che lo libererebbe dal contratto con i rossoneri, il riscatto del fantasista marocchino è stato congelato in attesa di capire le evoluzioni del mercato.

    LE PUNTE MESSE ALLA PORTA - Cinque di questi potenziali colpi di mercato, sebbene con il Milan non si siano mai dimostrati dei grandi goleador, nei progetti del club rossonero arriveranno a vedere la porta – d’uscita – da vicino. Se l’addio di Robinho e Niang appare ormai scontato (anche a costi relativamente contenuti in termini di profitto) risulta più complicata la cessioni di giocatori come Matri (che è stato pagato 12 milioni di euro soltanto sei mesi fa e quindi non svendibile per evitare minusvalenze di bilancio) e Pazzini (il cui ingaggio penalizza e non poco tutti i club di seconda fascia). L’unico certo di una permanenza in prima squadra è, a conti fatti, soltanto Stephan El Shaarawy e se Balotelli non dovesse partire, il progetto giovani lanciato da Silvio Berlusconi ripartirebbe "a cresta alta" con la coppia italiana. 

    BARBARA E LA CHAMPIONS - Il vice presidente del Milan, Barbara Berlusconi ha dichiarato: "Ci siamo incontrati con mister Inzaghi per pianificare la prossima stagione sul piano commerciale, stiamo lavorando bene e lui è molto carico. L'anno prossimo vogliamo tornare in Champions League". 

     

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