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  • CM Scouting: al Valencia non c'è due senza tre. Josè Gayà sulle orme di Jordi Alba e Bernat
CM Scouting: al Valencia non c'è due senza tre. Josè Gayà sulle orme di Jordi Alba e Bernat

CM Scouting: al Valencia non c'è due senza tre. Josè Gayà sulle orme di Jordi Alba e Bernat

In pochi a inizio stagione avrebbero puntato su un Valencia secondo in classifica dopo 7 partite di campionato e una rivoluzione societaria ancora in atto. La formazione di Nuno Espirito Santo ha saputo ricostruire lo spirito di una squadra reduce da un'annata ricca di problemi in campo (con Pizzi subentrato in corso d'opera a a Djuric e coincisa con un ottavo posto finale che ha significato una stagione, questa, senza coppe europee) e a livello societario, con i problemi economici che hanno impedito la costruzione del nuovo stadio e hanno portato a tante cessioni pesanti (Villa, Mata, Jordi Alba, Bernat, Soldado, solo per citare gli esempi più celebri). L'avvento del magnate di Singapore Peter Lim e soprattutto il filo stretto col potente procuratore portoghese Jorge Mendes hanno partorito una campagna acquisti importante ma, dietro al successo di un gruppo che sabato scorso ha strapazzato l'Atletico Madrid campione in carica c'è dell'altro.

UNA FASCIA FORTUNATA - La continuità col passato è rappresentata dal lavoro di un settore giovanile che continua a sfornare talenti che entrano ben presto a far parte della prima squadra. Quest'anno, al bomber Paco Alcàcer si sono uniti il '92 Carles Gil e soprattutto il laterale mancino di difesa Josè Luis Gaya. Un giocatore classe 1995 che sta ripercorrendo le orme di chi lo preceduto in quella zona del campo nelle ultime stagioni, Jordi Alba prima e Juan Bernat prima, entrambi venduti a peso d'oro per dare respiro alle casse del club. Dopo aver debuttato in Liga e in Europa League nella passata stagione, il 19enne è stato lanciato come titolare dal nuovo allenatore, guadagnando da subito consensi unanimi e le prime chiamate dell'Under 21 di Celades, dopo aver fatto parte a lungo dell'Under 19 e aver disputato l'ultima edizione del Mondiale Under 20.

UN'ALA PRESTATA ALLA DIFESA - Esattamente come i suoi predecessori, è un giocatore con doti spiccatamente offensive, pur essendo schierato in una posizione arretrata. Nasce anche lui esterno alto da 4-2-3-1 e a lui Nuno chiede soprattutto di spingere con continuità a servire palloni a ripetizione alle punte. Dotato di un ottimo calcio, di una tecnica di base di primo ordine e di un'accelerazione impressionante, Gayà ha trovato contro il Cordoba il primo gol da professionista e in questo avvio di campionato ha già fornito un assist decisivo. Vista la sua propensione alla fase offensiva e alla luce di un fisico non proprio statuario, sono il gioco aereo e la marcatura sull'avversario i punti sui quali deve migliorare.

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