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  • Divise horror e cattiveria: l'Inter Miami di Beckham ko al debutto in MLS. Ma il mercato fa sognare: serve 'un Ibra'

    Divise horror e cattiveria: l'Inter Miami di Beckham ko al debutto in MLS. Ma il mercato fa sognare: serve 'un Ibra'

    • Angelo Taglieri
    Inizia male l'avventura in MLS del'Inter Miami di David Beckham. Lo Spice Boy ha assistito al ko dei suoi contro il Los Angeles FC dalla tribuna autorità del Banc of California, piegandosi alla magia di Carlos Vela, Golden Boot dell'ultima stagione, che ha deciso il match con un delizioso tocco sotto allo scadere del primo tempo. Finisce solo 1-0 per gli ultimi vincitori del Supporters' Shield, con la franchigia della Florida che ha avuto qualche occasione per riprenderla, ma anche tante per finire ulteriormente sotto. E allora, com'è andata?

    STILE SUDAMERICANO - Tanta voglia, tanta aggressività, un po' di nervosismo: questo hanno mostrato in campo gli uomini di Diego Alonso, uruguagio di Montevideo, vincitore di due Concacaf Champions League sulle panchine di Pachuca e Monterrey. Uno stile sudamericano, quindi, per Rodolfo Pizarro e compagni, che vede nel difensore centrale Jorge Figal, prelevato dall'Indipendente, la perfetta reincarnazione: chiedere all'ex obiettivo della Fiorentina Diego Rosso, spinto, in due occasioni, sui cartelloni pubblicitari con la palla già fuori dal campo...

    LIMITI TECNICI - Aggressività, quindi, ma tanti, troppi limiti tecnici. Tutte sbagliate le scelte del numero 10, Rodolfo Pizarro, tanto movimento, tanta corsa e velocità, per Robbie Robinson, prima scelta al draft, ma anche tantissimi errori con il pallone tra i piedi. La linea difensiva non si muove in maniera omogenea, lasciando il fianco, soprattutto nel secondo tempo, alle scorribande di Rossi e Brian Rodriguez. Un cantiere aperto, insomma, com'è normale che sia per una squadra costruita ex novo. Ma che, in termini puramente estetici, sembra lontano da quello che vuole, e che ha rappresentato in campo, Beckham. Che  può sperare ancora in un colpo dal mercato...

    SOGNO MERCATO - Sì, i tifosi dell'Inter Miami sognano. L'attacco è spuntato, o meglio, va migliorato: il titolare doveva essere Julio Carranza, argentino arrivato dal Banfield, ma sarà ai box fino a maggio; gli altri membri del reparto offensivo non danno troppe garanzie: Agudelo, Kiesewitter, oltre alla già nominata prima scelta al SuperDraft, non sembrano pronti. E quindi? Quindi il mercato, con uno slot da Designate Player da assegnare e con un Beckham che sogna in grande, che può portare un grande centravanti, capace da solo di mettere le cose a posto, come capitato a Ibra al Milan. Quindi male la prima, ma la situazione si può sistemare, l'uomo in panchina è una garanzia, la sua carriera parla per sé. Solo una cosa, fino a fine stagione, non si potrà cambiare: la divisa. Maglia bianca e pantaloncino rosa pallido: quello accompagnerà tutti, tifosi e non, fino alla fine dell'anno, purtroppo. Come Gordon Ramsay, tifoso della nuova franchigia, presente ieri a Los Angeles. Ecco, l'Inter Miami sembra la sua carbonara: il piatto, sulla carta, è buono, ma se non lo prepari bene...

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