
Domanico centrale goleador: l'addio a Napoli e Juventus, il sogno col Monza, Bonucci, Materazzi e un record da centrare
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GLI INIZI E L'ADDIO AL NAPOLI - Difensore centrale classe 2005 nasce e cresce in provincia di Salerno in Campania e presto inizia a giocare a calcio prima nella squadra della sua città e poi nella Virtus Junior Napoli di Casola. Qui viene notato dagli scout del Napoli che nel 2017 lo portano subito nel settore giovanile Azzurro. La scintilla però non scatta e soltanto un anno dopo arriva l'addio con il passaggio alla Paganese dove, in un solo anno, attira l'attenzione di mezza italia.
LA JUVENTUS E IL PERIODO BUIO - In quegli anni Domanico trova le prime convocazioni con le selezioni giovanili italiane (che non lascerà più fra alti e bassi dall'Under 15 all'Under 19) e grazie a questo alla fine nella corsa al suo cartellino a spuntarla è la Juventus che lo porta a Torino inserendolo nella formazione Under 16 un anno sotto età. L'avventura in bianconero non è delle più esaltanti, le sue caratteristiche si esaltano solo a tratti, lo spazio concessogli non è quello auspicato e una volta arrivato in Primavera, lui stesso definisce quel periodo un "periodo buio".
MONZA E UN RECORD DA CENTRARE - La Juventus nel gennaio 2024 decide di assecondare le sue volontà e lo lascia libero di partire in direzione Monza e qui, finalmente, Domanico ritrova tutto il suo potenziale. Giocando prima con l'ex-allenatore del Milan Primavera Lupi e oggi con Brevi trova spazio e continuità sia da braccetto in una linea a tre, sia da difensore centrale e, soprattutto, qui esplode anche una delle sue caratteristiche "sopite" una vena realizzativa unica per un difensore. In questa stagione fra goal di testa e rigori è già a quota 11 marcature (in 32 gare) e, con ancora 4 partite da giocare, il record per un difensore di 14 goal stagionali appartenente a Ryan Flamingo (oggi al PSV Eindhoven ed ex-Sassuolo) è ampiamente alla portata.
MATERAZZI E BONUCCI - Fisicamente è sempre stato più alto e prestante dei suoi coetanei, oggi tocca il metro e 87 centimetri d'altezza, ma nonostante questo è molto abile tecnicamente al punto da pensare, più volte di cambiare ruolo e spostarsi a centrocampo. Il suo idolo è da sempre Leonardo Bonucci mentre nel monza studia le capacità in marcatura del campano come lui Armando Izzo. Il paragone che più piace è però quello con Marco Materazzi, non solo per la vena realizzativa, ma anche per la capacità di vincere contrasti e duelli aerei. Il punto debole? La velocità nel breve, ma come dice spesso: "Ci stiamo lavorando".
IL SOGNO ESORDIO E LE DITA AL CIELO - La stagione della prima squadra non è ancora del tutto compromessa e, di conseguenza, lanciare in prima squadra un giovane talento come lui potrebbe risultare un azzardo. Eppure il suo sogno resta chiaro in mente: trovare l'esordio fra i professionisti con la maglia del Monza per poi giocarsi una stagione intera nel calcio dei grandi. Lo deve a una persona speciale che non c'è più e, ogni volta che entra in campo e dopo essersi fatto il segno della croce, le dita puntate al cielo sono la conferma di questa volontà.
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