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  • Euro 2016, Portogallo: il cammino, la stella e la sorpresa

    Euro 2016, Portogallo: il cammino, la stella e la sorpresa

    Partecipazioni: 1984, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012.

    Miglior Risultato: finalista 2004

    IL CAMMINO

    Il Portogallo arriva alla fase finale degli Europei da testa di Serie dopo aver dominato il gruppo I delle qualificazioni davanti ad Albania, Danimarca, Serbia e Armenia. Dopo il passo falso iniziale con l’Albania alla prima uscita stagionale (sconfitta per 1-0) la squadra allenata da Fernando Santos ha saputo rimettersi in corsa portando a casa 7 vittorie consecutive con 11 gol fatti e soltanto 5 subiti (di cui 2 nel 3-2 in trasferta in Armenia) mettendo in mostra una solidità difensiva insolita per la Selecçao das Quinas e, allo stesso tempo, un’altrettanto insolita difficoltà in zona gol.

    LA FORMAZIONE TIPO

    (4-3-3) Rui Patricio; Cedric, Pepe, Carvalho, Guerreiro; Andrè Gomes, Joao Moutinho, Joao Mario; Quaresma, Ronaldo, Nani.

    LA STELLA

    E’ impossibile non parlare del Portogallo senza nominare il talento più puro del calcio portoghese: Cristiano RONALDO. Nato a Madeira il 5 febbraio 1985, CR7 ha fatto il suo esordio agli Europei nella sfortunata edizione casalinga nel 2004 persa in finale contro la Grecia. Quel ragazzino le cui lacrime fecero il giro del mondo oggi è uno dei leader indiscussi del Portogallo. Un accentratore e catalizzatore non solo di elogi, ma anche di critiche. Il gioco della formazione portoghese passa automaticamente dalle sue invenzioni e finora negli appuntamenti importanti non ha mai brillato. Ha battuto ogni record dato che è attualmente il miglior marcatore di sempre del Portogallo con 55 gol all’attivo (a +9 sul secondo, Pauleta) ed è a sole due presenze da Luis Figo per il record di presenze che, salvo sorprese, dovrebbe superare nella gara contro l’Islanda. 

    LA POSSIBILE SORPRESA

    Il suo cartellino è appena stato acquistato dal Bayern Monaco per 35 milioni di euro dal Benfica facendo di lui uno dei giocatori più pagati del panorama europeo a soli 18 anni. Renato SANCHES è sicuramente uno degli elementi di maggior talento e di prospettiva a disposizione di Fernando Santos. Centrocampista totale è dotato di gran fisico e tempi di inserimento a cui abbina un’eccellente facilità nel calciare la sfera. Ricorda per caratteristiche tecniche (ma anche somatiche data la capigliatura ricca di treccine) il primo Clarence Seedorf. Difficilmente partirà titolare, ma la mancata convocazione di Bernardo Silva per problemi fisici può aprire una grande rotazione alle spalle e al fianco di Cristiano Ronaldo.

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