Juventus-Giuntoli, l'altro lato della medaglia: dal punto di vista dei conti il lavoro è stato super
Partire da zero è un conto, partire da meno 200 è stata veramente un'altra roba. Ci sono dei lati della gestione di Cristiano Giuntoli che sono diventati semplicemente tutto ciò di cui aveva bisogno la Juventus. Dal punto di vista economico-finanziario, ecco, è stato adoperato un piccolo miracolo. O meglio: c'è stata una gestione oculata in fase di compravendita, con la società che ha apprezzato l'operato attento ai conti e naturalmente a non perdere il patrimonio tecnico-sportivo. Perché allora viene dato in bilico? Non basta tutto questo a John Elkann? No, non può.
IL PASSO FINANZIARIO - Premessa doverosa: nessuno ha messo in discussione la direzione sportiva, il fatto che Giuntoli sia diventato un nome in bilico è semplicemente perché lo sono tutti. Non c'è margine, oggi, per i rinnovi. Non c'è assolutamente spazio per parlare di futuro, anche perché non c'è possibilità di programmare senza avere la certezza di andare in Champions League. C'è però un dato, ed è uno di quelli positivi: è l'utile di 17 milioni di euro, che evidenzia come i conti siano migliorati sensibilmente rispetto al 31 dicembre 2023, ossia quota -95.1 milioni di euro. Grazie al ritorno in Champions, certo. Però pure con i proventi del mercato e al risparmio dei costi.
SITUAZIONI SPINOSE - A Giuntoli va dato atto e merito di aver tagliato teste pesanti, a partire da quella di Massimiliano Allegri, considerata per il massimo dirigente la prima voce da tagliare in relazione a quanto prodotto. Poi c'è stato il caso Szczesny, quello - ultimo - di Danilo. Ci sarà la situazione Vlahovic, gestita con difficoltà dallo stesso Motta. Tutto questo ha tagliato il monte ingaggi e dato una mano importante al necessario ridimensionamento (di conti e non solo) della Juve. E tutto questo è stato apprezzato. Come raccontato dal Professor Bava a IlBiancoNero, il direttore "è riuscito a rifare un’intera squadra con un budget che la Juve non aveva mai avuto. Prima c’erano 5-6 giocatori che guadagnavano più di 7 milioni, ora solo uno".
IN BILICO - Certo, poi tutto passa ovviamente dal risultato. E i risultati oggi dicono che la squadra che ha come capo e primo responsabile Cristiano Giuntoli, ecco, è quinta in classifica, a un punto dal Bologna, con 200 milioni (circa) spesi sul mercato e soprattutto i nuovi calciatori completamente decontestualizzati. Neanche questo può essere ignorato, e sicuramente non lo sarà. Ma se si porta a casa - pur disperatamente - il quarto posto, allora il lavoro dell'ex Napoli sarà considerato ugualmente virtuoso. La Juve non dovrà incorrere in un ridimensionamento e si mantiene in rotta per il pareggio di bilancio nel 2027, fondamentale. E l'ambizione di lottare sin da subito per lo scudetto sarà più viva che mai. Da cosa dipende? Dalle scelte di oggi. Cioè da Thiago, almeno fino al Genoa.