Inter, prime riunioni per Chivu. Spogliatoio non entusiasta, messa in moto la macchina diplomatica
L’annuncio ufficiale non è ancora arrivato, per quello bisognerà attendere l’inizio della prossima settimana, ma di fatto Cristian Chivu sta già lavorando da nuovo allenatore dell’Inter e a tal proposito la giornata trascorsa in sede è servita anche e soprattutto per tracciare il lavoro da svolgere in vista del futuro. Al di là dell’organizzazione per i prossimi viaggi da affrontare e gli allenamenti da programmare in America, la dirigenza ha anche illustrato al tecnico il lavoro finora svolto sul mercato e le chiacchiere portate avanti. A partire da quelle con il Napoli, club parecchio interessato alle prestazioni di Frattesi e disposto a mettere sul piatto Giacomo Raspadori come contropartita, da sempre pallino del direttore sportivo, Piero Ausilio, che già ai tempi di Sassuolo aveva provato a capire se ci fossero i margini per un suo trasferimento a Milano.
MERCATO COME MEDICINA - Scegliere Chivu significa accettare un azzardo e rischiare che l’intero ambiente circostante, già investito dalla frustrazione di una finale di Champions mortificante, possa ulteriormente deprimersi. In viale della Liberazione c’è un solo modo per scrollarsi di dosso i giudizi di chi inizia a riconoscere un percorso volto al ridimensionamento, visto che la sensazione comune è quella di essere tornati indietro di 10 anni in una settimana. L’unico modo per risollevare la piazza in questo momento è quello di svolgere e portare avanti un mercato sorprendente e in qualche modo rivoluzionario, sebbene con la permanenza di Inzaghi non era minimamente previsto che l’Inter facesse cose particolarmente sensazionali.
LE PRIME TELEFONATE - Tutti si aspettavano che dopo Inzaghi, l’Inter potesse dare una prova di forza almeno nella scelta dell’allenatore. Così non è stato, ma lo stesso Chivu sa bene che i crediti da eroe del Triplete si esauriscono in un amen e in men che non si dica a San Siro chiederanno anche a lui di portare i fatti. Anche di questo hanno parlato nei lunghi faccia a faccia il tecnico e la dirigenza, che all’allenatore ha promesso vicinanza e protezione, quella che in questi anni aveva un po’ fatto mancare a Inzaghi. Cristian Chivu inizierà presto a parlare con i suoi nuovi calciatori, già in giornata arriveranno le prime chiamate dell’allenatore ai senatori dello spogliatoio, calciatori che non hanno preso con entusiasmo la notizia del suo arrivo. Ma a tal proposito si è già mossa la macchina diplomatica, visto che proprio qualche amico comune si è preoccupato di intercettare qualche muso lungo al fine di chiedere massima disponibilità almeno all’inizio, per iniziare a far lavorare Chivu nel migliore dei modi, evitando di bruciarlo prima ancora che possa iniziare.