Intermania: Barcellona e Yamal ingiocabili per tutti, tranne che per gli eroi di Inzaghi
Tre è il numero perfetto. Dopo le tre sconfitte di fila con Bologna, Milan e Roma che hanno infranto i sogni di Triplete, l'Inter si rialza pareggiando 3-3 a Barcellona. Come avevamo detto, serviva un miracolo per evitare l'imbarcata e ancora una volta il miracolo lo ha fatto la squadra di Simone Inzaghi. Che sfodera una prestazione eroica contro la squadra più forte al mondo e il calciatore più forte del mondo: Lamine Yamal.
Nella conferenza stampa della vigilia, da buon argentino, Lautaro Martinez aveva detto che nessuno è paragonabile a Lionel Messi. Ma la sensazione è che il giovane talento spagnolo sia almeno sulla buona strada. Messi aveva compiuto 18 anni da due mesi quando, nel Trofeo Gamper del 24 agosto 2005 vinto ai rigori dalla Juventus dopo il 2-2 dei tempi regolamentari, pur non segnando aveva impressionato Don Fabio Capello: "Non avevo mai visto prima un giocatore con quelle qualità". Allora Messi aveva giocato soltanto 9 gare ufficiali con la maglia del Barça, realizzando una rete.
Yamal, che farà 18 anni il prossimo 13 luglio, è già arrivato a 22 goal in 100 presenze con la prima squadra del Barcellona. Sarà difficile raggiungere le 672 reti firmate da Messi in 778 presenze, ma la sua classe non si discute. E viene esaltata pure da Simone Inzaghi: "L'ho visto dal vivo per la prima volta, Lamine è uno di quei talenti che nascono ogni 50 anni".
Nelle serate di grazia Yamal e il Barcellona sono ingiocabili per tutti, tranne che per gli eroi nerazzurri. Autori di una prestazione epica sotto diversi aspetti: dal carattere allo spirito e al gioco di squadra, ma anche delle giocate dei singoli. Vedere per credere il colpo di tacco di Marcus Thuram dopo 30 secondi (il goal più veloce nelle semifinali di Champions League) e le stoccate su azione da calci d'angolo di Denzel Dumfries (premiato dall'Uefa come man of the match), il primo calciatore dell'Inter a fare doppietta in una semifinale di Champions League.
Guarda caso i marcatori sono proprio quei due giocatori di gamba mancati per infortunio nel momento decisivo del campionato, ora in mano al Napoli di Antonio Conte. Tuttavia ci può stare di rischiare di perdere uno Scudetto (un anno dopo aver vinto quello della seconda stella) per sognare di arrivare in fondo alla Champions League.
Una competizione che manca all'Inter e a tutta l'Italia già da 15 anni e che toglie moltissime energie psico-fisiche, ma che regala ancora più emozioni indimenticabili. Per informazioni chiedere a Mkhitaryan, che si vede annullare il goal del possibile 3-4 per un fuorigioco millimetrico: "Ci ripenserò per tutta la vita".
E purtroppo farà lo stesso Lautaro Martinez per l'infortunio muscolare che lo toglie dai giochi nel secondo tempo dell'andata e, molto probabilmente, anche per il ritorno di martedì prossimo a San Siro. Già tutto esaurito e pronto ad applaudire e a ringraziare l'Inter di Inzaghi, comunque vada a finire.