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  • Kobe Bryant, simbolo del Milan che fu

    Kobe Bryant, simbolo del Milan che fu

    Tutte le storie, anche quelle più belle, prima o poi finiscono e questa volta tocca a Kobe Bryant: 20 anni di carriera in NBA sempre con la maglia dei Los Angeles Lakers, 20 anni passati a rappresentare l'eccellenza di questo sport. The Black Mamba, questo il suo soprannome, ha annunciato che lascerà il basket a fine stagione perchè il suo corpo non lo supporta più, dopo aver vinto tutto quello che era possibile vincere sia a livello di squadra sia a livello individuale. Forse vi chiederete cosa ha a che fare con il calcio, ma molti probabilmente sanno che una delle più grandi passioni di Bryant è proprio il soccer, come lo chiamano negli Stati Uniti, e da sempre è un grande tifoso del Milan e quando si è trovato nel capoluogo lombardo non ha mancato di vivere una giornata da semplice fan, ospitato a Milanello proprio dalla squadra del cuore.

    MALINCONIA - Kobe ha potuto vedere i momenti più alti e quelli più bassi della storia recente rossonera: quando ha esordito in NBA nel 1996, il Milan era reduce dalla vittoria in campionato con Capello in panchina, per poi sprofondare la stagione seguente all'11° posto con la staffetta Tabarez-Sacchi. Negli ultimi anni Bryant e il Diavolo sono in un certo senso andati a braccetto, purtroppo sulla strada del declino: una squadra non all'altezza del suo talento e troppi infortuni hanno reso il cestista statunitense l'ombra di quello che è stato, così il Milan ha vissuto un crollo verticale dall'addio di Ibrahimovic e Thiago Silva nel 2012, ultimi Campioni ad aver indossato la maglia del Milan. Il ritiro di Kobe Bryant segna la fine di un'era nel basket, il Milan lo saluta tramite il proprio profilo Twitter e simbolicamente si riconosce nella situazione del Mamba: con la cessione di quote societarie a Mr Bee alle porte e una rivoluzione nella rosa già avviata la scorsa estate il Milan ha a suo modo chiuso un'era, quella del Milan fatto di campioni già affermati. Ora i rossoneri guardano con fiducia a Donnarumma, Calabria, Romagnoli, Niang: sono loro i pilastri sui quali ricostruire una nuova epoca vincente, sono loro che possono diventare i nuovi campioni di cui il Milan ha bisogno. Salutiamo Kobe Bryant, che a sorpresa potrebbe decidere di concedersi un'ultima stagione in Italia, dove è cresciuto da ragazzino e dove si è appassionato al Milan e dove sperano lui e i tifosi rossoneri possa vedere nuovamente il Diavolo vincere.
     
    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90


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