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  • Marchisio: 'Mi ritiro, la mia carriera è stata un sogno. Felice nell'anno della B, vorrei rigiocare la finale col Barcellona'
Marchisio: 'Mi ritiro, la mia carriera è stata un sogno. Felice nell'anno della B, vorrei rigiocare la finale col Barcellona'

Marchisio: 'Mi ritiro, la mia carriera è stata un sogno. Felice nell'anno della B, vorrei rigiocare la finale col Barcellona'

  • Nicola Balice, inviato a Torino

Il Principino all'ultimo atto nel suo Stadium. Claudio Marchisio in conferenza stampa annuncia l'addio al calcio al termine di una carriera a tinte bianconere, ricca di successi e condizionata da troppi infortuni. Segui LIVE su Calciomercato.com le sue parole

RITIRO - Avrete immaginato perché ho deciso di convocarvi, mi ritiro. E ho deciso di farlo in un luogo che mi appartiene, a casa mia forse non ci saremmo stati, ringrazio la Juve. Non ho dormito stanotte e alla fine ho deciso che la parola giusta per descrivere il mio percorso è stata ‘Sogno’

ESTATE - Mesi difficili, ho cercato di recuperare ma vedevo che il mio fisico non rispondeva a quello che la testa voleva. Non è importante l’età, ma quello che sentì dentro. Sono arrivate offerte importanti, c’era la voglia ma dentro di me sapevo che non avrei più potuto dare quello che avrei voluto.


SOGNO - In questo sogno ho vinto tantissimo, insieme ai miei compagni, emozioni che rimarranno sempre dentro di me. Grazie prima di tutto alla mia famiglia, a mia moglie, ai miei figli che sono stati sempre vicini a me. Io vedevo il mondo nella città di Torino. Sono molto emozionato, lo ammetto. Ora cambia tutto, la mia famiglia mi ha insegnato che non si deve guardare con paura ma con curiosità al futuro. Non mi precludo nulla, non so se resterò nel calcio o meno. Ora stacco, poi vedremo. Grazie a tutti

OFFERTE - Non ho mai preso in considerazione offerte in Italia, per questo ho accettato lo Zenit. Poi ho rescisso questo contratto proprio per rispetto della società russa dopo l’infortunio. La voglia di continuare c’è sempre, ma bisogna guardarsi dentro e quando ho capito che non riuscivo a fare cosa avrei voluto in allenamento ho capito

RICORDO - Io ero veramente felice, forse uno degli unici, nell’anno della serie B. Il treno è passato in quel momento, io non indossavo la maglia della Juve in serie B ma indossavo la maglia della Juve e basta. I gol? Il primo contro l’Inter all’Olimpico e poi il primo allo Stadium perché da lì è nato tutto.

RIMPIANTO - Sicuramente la Champions e l’Europeo con la Nazionale. Vorrei rigiocare la finale di Berlino con il Barcellona, neanche tutta, magari solo una parte del secondo tempo...

CELEBRAZIONE - Tempistica diversa, sono andato via a inizio stagione e non alla fine. Poi il mio momento è arrivato, è stata un’emozione fortissima vivere quella giornata

FUTURO - Ho bisogno di tempo per capire


ESEMPIO - Credo che la cosa più importante è la responsabilità che hanno i ragazzi, i calciatori hanno la responsabilità di essere un esempio positivo anche per quel che succede fuori dal campo. Ognuno è diverso dall’altro, io nel tempo ho visto che c’era bisogno della mia voce anche fuori dal campo e non ho mai avuto paura di prendere posizione. Non bisogna avere paura, i calciatori devono avere coraggio in questo ambiente

EREDE - Il calcio italiano sta cambiando, ci sono tanti giovani che stanno avendo l’opportunità di imporsi nelle grandi. Penso all’Inter con Barella e Sensi. Da italiano mi auguro che la Nazionale possa tornare ai livelli di qualche anno fa, bisogna lavorare nei settori giovanili

FAMIGLIA - I miei figli sono piccolo ed è giusto che pensino a giocare. Ora sono felice di avere più tempo da dedicare a loro e loro sono più felici di avere papà a casa


INTER-JUVE - Non sarà strano vederla da fuori, sono curioso di vederla come tutti. Al di là di Conte all’Inter c’è una squadra partita bene, la Juve deve inseguire. Da tifoso juventino non vedo l’ora di vedere la Juve vincere

CONTE - Basta guardare il volto dei giocatori dell’Inter, sono quasi tutti gli stessi dell’anno prima ma hanno un altro sguardo. Mi auguro una lotta scudetto più avvincente, ma ora è troppo presto.


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