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  • La Juve e la manovra stipendi: i dubbi di Deloitte e i consulenti esterni. 'Niente iscrizione al campionato'

    La Juve e la manovra stipendi: i dubbi di Deloitte e i consulenti esterni. 'Niente iscrizione al campionato'

    Dal lungo interrogatorio dell'ormai ex consigliere indipendente del Consiglio di amministrazione della Juventus, Daniela Marilungo, pubblicato in parte da Corriere e Repubblica, emergono nuovi dettagli sui complicati giorni che hanno fatto seguito alle comunicazioni di Consob e Procura di Torino sulle indagini aperte sul club bianconero. Il bilancio chiuso al 30 giugno 2022 doveva essere approvato fra consulenze esterne e dubbi della società di revisioni, fino ad arrivare alle dimissioni dell'intero cda bianconero.

    MANOVRA STIPENDI - Al centro delle discussioni, inevitabilmente, non solo le plusvalenze, ma anche e soprattutto la ormai celebre "manovra sitpendi". Marilungo conferma e racconta, infatti, che la società di revisione Deloitte aveva espresso riserve sul bilancio redatto dalla Juve e vidimato dall'altra big four EY. Proprio sulla gestione della manovra stipendi, tuttavia, al club bianconero erano arrivate rassicurazioni importanti da parte di consulenti esterni assoldati dalla Juve per pareri legali: "non c’è una constructive obligation".

    RISCHIO ISCRIZIONE - Quello che però racconta Marilungo agli inquirenti e ai pm della Procura della Repubblica di Torino è che Andrea Agnelli e i vertici della Juventus (in quei giorni a Torino era presente anche John Elkann che ha incontrato i consiglieri) avevano già annunciato nelle precedenti riunioni che "se il consiglio non depositava il bilancio non ci potevamo iscrivere al campionato". Il rischio più grande che metteva sotto pressione tutti i consiglieri e che portò, inevitabilmente, la Marilungo alle dimissioni spontanee prima di quelle di tutto il resto del cda.

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