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  • Laziomania: sono felice per Cataldi (che è un messaggio a Luis Alberto)

    Laziomania: sono felice per Cataldi (che è un messaggio a Luis Alberto)

    • Luca Capriotti
    Felice per Cataldi. Io sono felice per Cataldi. Mi ha condizionato l'umore - come di solito solo la Lazio sa fare. Ecco, forse Inzaghi puntando su di lui (invece che virare sul tradizionalismo di Parolo - sempre sia lodato - in regia) ha riscoperto uno delle ragioni intime dei suoi primi successi. Radice e ragione duplice: da una parte il coraggio di scelte non banali, dall'altra puntare su un ragazzo senza fare troppa retorica, semplicemente facendolo giocare. Cataldi forse è rimasto vittima della sua stessa storia di fiore prediletto della Primavera, che non ha saputo trovare una solidità se non nell'alveo di una rigida appartenenza. Che si è ritrovato ritorta contro.

    Ma era facile cadere nella trappola: a Roma sponda Lazio è un fatto che, parte giallorossa, in passato si abbia avuto un contatto più diretto con la componente romana del settore giovanile. La Lazio questo sembrava averlo perso, e con Cataldi l'impressione era buona, l'occasione era favorevole. Fare di lui una bandiera, era questo il sogno. Ma ora è tutto cambiato: dimenticate le polemiche sulla sua esultanza con la maglia del Genoa - contro la Lazio, al gol polemicissimo di Pandev - e varie ed eventuali. Ed è giusto così, ed è sano così. Le vecchie diatribe accantonate, forse è nato qualcosa di nuovo. Questo è un Cataldi maturo: ha vissuto esperienze poco felici, altre migliori, ha conosciuto De Zerbi, e dubito che si possa essere uguali dopo aver giocato per lui.

    Ha avuto la forza di scavalcare nelle gerarchie un Inzaghiano di ferro come Murgia, ma dico di meglio: ha avuto la forza di puntare su questa piazza quando sembrava essere davvero l'ultima ruota del carro. Prima di lui, a naso Inzaghi forse avrebbe scelto addirittura me. Ma questo mister è importante perché ha sempre avuto una deriva meritocratica spiccata. I minuti di Cataldi sono stati ben sfruttati in questa stagione, Inzaghi lo ha notato. Inzaghi lo ha scelto. Questo mister deve le sue fortune anche alla forza di certe scelte, al peso specifico che hanno. Cataldi meritava questa chance, ha risposto con il giusto talento, con l'atteggiamento di chi vuole ripagare e dimostrare. Forse la storia di Cataldi con il calcio ricomincia da qui, da questo gol, dalla partita contro la Spal. Forse la stagione stessa della Lazio si conferma qui, riparte da qui. Dicono che un bravo giornalista, se un individuo dice che piove e l'altro che c'è il sole, non debba solo fare cronaca e riportare le opinioni ma aprire la finestra e controllare. Io apro la finestra e piove ancora, ma con Cataldi mi pare ci sia uno spiraglio di sereno in più, e ne sono felice. 

    Serviva la vittoria, perché è un messaggio doppio di Inzaghi. Sono felice per Cataldi perché lo merita e perché è un simbolo: chi merita gioca, chi gioca deve rispondere così. Questa la sintassi per il gruppo, per lo spogliatoio, perfino per Luis Alberto, ancora dietro a Caicedo, immenso, e alla voglia metta di Correa. E c'è un altro messaggio, chiaro e tondo. Stavolta al campionato. Questa Lazio c'è ancora. 

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