Le partite per strada, le figu e 'Forza Campioni'. 'Io faccio Maradona, tu sei Gullit. Aspettate, Vialli chi lo fa?'
Quello in cui gli appuntamenti in cortile, per strada o al parchetto con gli amici scandivano ancora gran parte delle nostre giornate e in cui certe dinamiche erano ancora possibili. Intervallate magari dallo scambio delle mitiche figurine (anzi, le figu) Panini o - gli Under e gli Over 40 lo sanno benissimo - ognuno di noi mostrava gli altri gli esemplari della mitica collezione “Forza Campioni”. Le riproduzioni in miniatura dei principali protagonisti della Serie A dell’epoca (ma anche della Nazionale di Azeglio Vicini): da Maradona e gli altri assi del Napoli di Ferlaino, il Milan degli olandesi e l’Inter dei tedeschi. Poi c’erano loro, Mancini e Vialli, Roberto e Gianluca.
Il ‘10’ e il ‘9’, la coppia ideale che qualsiasi tifoso ha sempre sognato: un’intesa naturale, un abbinamento pressoché perfetto. Così belli e tremendamente efficaci assieme che se scegli l’uno devi necessariamente prendere pure l’altro. Per me, cresciuto nel culto di Walter Zenga e Roberto Baggio ma con una passione naturale per i centravanti - potenti e poderosi come Batistuta - ma anche spettacolari e acrobatici come il compianto Luca, non c’è mai stato il dubbio: Vialli tutta la vita. Le partitine in cortile, le figurine Panini e gli omini di “Forza Campioni”... Se n’è andato un altro pezzo della tua primissima adolescenza, Andrea. Ahimé, è tempo di diventare grandi per davvero.