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Le superficiali accuse di razzismo al Corriere dello Sport per il titolo 'Black friday'

Le superficiali accuse di razzismo al Corriere dello Sport per il titolo 'Black friday'

  • Stefano Agresti
    Stefano Agresti
Il Corriere dello Sport non è razzista. E non lo è il suo direttore Ivan Zazzaroni. Chi scrive ha avuto il privilegio di condividere con quella redazione tredici anni e ne conosce i valori, morali oltre che professionali. Una redazione piena di giornalisti scrupolosi, seri, preparati. La campagna che si è scatenata per il titolo “Black friday”, dedicato al duello tra Smalling e Lukaku, è assolutamente fuori misura e - soprattutto - iniqua nei confronti di chi ha invece principi opposti rispetto a quelli di cui viene accusato.

Possiamo discutere sull'opportunità di pubblicare un titolo così in prima pagina. E’ ambiguo? Può colpire qualcuno? Parliamone. C’è chi l’ha interpretato come offensivo, ad esempio Smalling, e noi siamo abituati a rispettare la sensibilità di chi ha sofferto e in certi casi soffre ancora l’emarginazione. Se qualcuno pensa che sia un titolo sbagliato, ha tutto il diritto di farlo. Ritenerlo invece razzista, o addirittura compiere un passo ulteriore e definire razzisti un giornale intero e il suo direttore, questo è quanto meno superficiale.

E lo diciamo noi di Calciomercato.com che sul razzismo siamo sempre stati assolutamente intransigenti. Basta prendere gli episodi degli ultimi giorni: ci siamo esposti come nessun altro sia nel condannare la decisione della Corte d’appello di sospendere la pena contro il Verona per i buuu a Balotelli (LEGGI QUI), sia nel criticare De Siervo quando ha rivelato di voler spegnere i microfoni affinché in televisione non si possano sentire i cori razzisti (LEGGI QUI). E questo lo abbiamo fatto mentre tanti si preoccupavano più di individuare chi avesse diffuso l’audio dell’ad della Lega anziché del suo contenuto.

Tra le tante reazioni al titolo del Corriere dello Sport, colpisce quella della Roma e del Milan (ma perché il Milan?). Il comunicato che hanno prodotto assieme trasforma una vicenda serissima in qualcosa di grottesco. I due club hanno deciso di “squalificare” i giornalisti del quotidiano ma solo a tempo, cioè fino alla fine del 2019. E sapete perché la pena è - a loro avviso - così mite? Perché il contenuto dell’articolo da cui nasce quel titolo “contiene un messaggio antirazzista”. 

Quindi, secondo la Roma e il Milan, il Corriere dello Sport trasmette messaggi antirazzisti. E loro stessi lo squalificano per razzismo. Mah. 

@steagresti
 

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