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  • Lotito: 'Hernanes non lo vendo, Petkovic resta'

    Lotito: 'Hernanes non lo vendo, Petkovic resta'

    Petkovic lo ha scelto Lotito, incassato anche il parere favorevole del ds Tare, che lo conosceva da due anni. Ma è stato il presidente a volerlo fortemente per sostituire Reja. Riteneva che avesse i requisiti giusti per allenare la Lazio, sapeva che avrebbe dovuto sostenerlo nei momenti complicati. La scelta di Petkovic non sarebbe entrata in discussione in caso di falsa partenza, qualche mese fa, figuriamoci adesso e dopo una stagione in buona parte positiva. Restano da analizzare bene i motivi della flessione nel girone di ritorno, ma la società biancoceleste non ha messo sotto esame il tecnico di Sarajevo, legato da un contratto sino al 2014 e sostenuto dalla fiducia dei dirigenti. Concetti ripetuti ieri da Lotito dopo l’ufficializzazione del derby di Coppa Italia per domenica 26 maggio alle 18. Poche parole, ma efficaci e sentite. «Non mi risulta che Petkovic sia mai stato messo in discussione. Vorrei ricordare che la Lazio è l’unica squadra italiana ad essere arrivata ai quarti di Europa League e si trova in finale di Coppa Italia. Ora speriamo che nelle ultime partite di campionato torni a dimostrare il proprio valore» ha spiegato Lotito.

    CONTRACCOLPO - Avanti con Petkovic, come era scontato e naturale. Sono tanti i motivi della flessione in campionato, gli stessi delle due stagioni precedenti, e sono da mettere in relazione agli infortuni, all’età avanzata di diversi big, allo scarso peso dell’attacco, alla mediocrità di alcuni ricambi emersa con evidenza quando i titolari avevano il fiato corto. L’allenatore ha sbagliato poco. Questo è il valore della Lazio. Aver giocato 14 partite di Europa League e 4 di Coppa Italia (il totale fa 18 turni infrasettimanali) ha tolto inevitabilmente diversi punti in campionato. Perché Petkovic ha avuto il coraggio di giocarsele tutte (e ora sono 52 partite ufficiali) al massimo. Basterebbe ricordare che la Lazio, con un organico meno ricco di campioni, non affrontava una stagione così stressante dai tempi di Eriksson e dell’ultimo scudetto. L’eliminazione dall’Europa League, provocata più dall’arbitro Collum che dal Fenerbahce, ha avuto un peso determinante per Lotito.«Essere estromessi in maniera ingiusta ha influito a livello psicologico, c’è stato un contraccolpo. E poi hanno pesato alcune assenze. La prospettiva di giocare la finale di Coppa Italia potrà essere uno stimolo per riacquistare i nostri valori. Anche il rientro di alcune pedine, che sono state fuori per infortunio, ci aiuterà».Il bilancio, per la società, resta positivo. «Ci sono tante altre squadre che sinora non hanno vinto nulla. Nel 2004 la Lazio era una società tecnicamente fallita. Dopo nove anni è un club virtuoso con un futuro di crescita. La Coppa Italia è un trofeo importante. Vincerlo dà la possibilità di disputare la Supercoppa e garantisce l’ingresso in Europa League».

    PROFETA – Lotito ha inviato messaggi positivi anche in relazione al nuovo progetto. Petkovic è il suo allenatore e la Lazio non ha intenzione di perdere Hernanes, il giocatore di maggior classe, probabile titolare al Mondiale in Brasile nel 2014. Con la conferma del Profeta, arriveranno i rinforzi. «La Lazio allestirà una squadra più competitiva attraverso un rafforzamento dei reparti dove serviranno innesti. Hernanes in vendita? Nessuno dei nostri giocatori è attualmente sul mercato, ogni considerazione che si sente in giro è destituita di fondamento» . Per il brasiliano ha già respinto qualche offerta importante. Più complicato sarà portarlo al rinnovo del contratto, attualmente in scadenza nel 2015. Ma già esporsi e annunciare che Hernanes resterà nella prossima stagione alla Lazio è un bel passo avanti.

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