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  • Luis Alberto: 'Non posso raggiungere mio figlio, campionato? le porte chiuse non bastano!'

    Luis Alberto: 'Non posso raggiungere mio figlio, campionato? le porte chiuse non bastano!'

    Luis Alberto si racconta su Instagram, in questo momento così duro, con il calcio che sta facendo i conti con l'emergenza Coronavirus. La famiglia del fantasista spagnolo della Lazio è a Siviglia, lontana da lui, che non può raggiungerla, vista l'emergenza in atto. 

    LUIS ALBERTO SI RACCONTA - Lo spagnolo ha raccontato la sua dura situazione su Instagram: “Fra qualche giorno mio figlio Lucas, il piccolo, compirà due anni e io non potrò festeggiarlo perché è a Siviglia e io sono a Roma. Non potete immaginare cosa darei per stare lì con lui e con il resto della mia famiglia. Però, per via della situazione che abbiamo in Italia, non posso viaggiare. Posso appena uscire di casa per comprare lo stretto necessario. È molto importante seguire le raccomandazioni delle autorità finché la situazione non sarà completamente sotto controllo. Per questo vi dico: state a casa”. Il campionato passa in secondo piano: “Credo che in questo momento il calcio debba passare in secondo piano. Non basta giocare a porte chiuse, questo non è sufficiente per i calciatori e per chi lavora nel mondo del calcio o nell'organizzazione di una partita. Anche la nostra salute è importante e credo che tutte le competizioni debbano fermarsi per tutto il tempo necessario. Se io, come tanti altri calciatori, stiamo facendo lo sforzo di non vedere le nostre famiglie, non credo che sia tanto chiedere che vengano rinviate tutte le competizioni finché le autorità sanitarie lo riterranno opportuno. Infine vorrei ringraziare tutti i medici, gli infermieri e il personale medico che stanno lavorando duramente giorno e notte. Siete voi i veri MVP!!”.

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