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  • Luis Enrique, il guerriero della luce

    Luis Enrique, il guerriero della luce

    • Valerio Nasetti

    La gente dice: 'È matto'. Oppure: 'Vive in un mondo di fantasia'. O ancora: 'Come può confidare in cose prive di logica?'. Ma il guerriero continua ad ascoltare il vento e a parlare con le stelle. Lo scrisse Paulo Coelho. Ai tifosi Luis Enrique dice: 'Ho sbagliato io al 100%'. Ma in cuor suo sa che non è così. Ha a disposizione mezza squadra, l'altra metà arriverà la prossima estate quando la dirigenza spenderà i 50 milioni concessi dalla proprietà americana. Sarebbe stato scorretto da parte della dirigenza lasciarlo solo, e infatti Baldini e Sabatini si sono stretti accanto a lui.

    Quella messa a disposizione ancora non è la squadra di Luis Enrique. Se nel precedente mercato c'era da ricostruire da zero, oggi è evidente che i soldi vadano investiti in difesa. Errati gli acquisti di Kjaer e Josè Angel, ottimi quelli di Osvaldo e Borini, ancora da valutare Gago, Pjanic, Lamela e Bojan. Le tredici sconfitte in campionato sono tante, ma occorre contestualizzarle all'interno di una classifica che vede la Roma al sesto posto, attualmente qualificata in Europa e a cinque punti dal terzo posto, ovvero una posizione al di là delle più rosee aspettative. Uno spiraglio per la Champions in grado di attirare anche campioni affermati.

    Il campionato di serie A in questa stagione è stato livellatissimo, solo Juventus e Milan hanno rispettato la media inglese. Le altre, non possedendo giocatori in grado di fare la differenza, sono state tutte soggette a vittorie e a scivoloni tremendi. 'Ci sarà da soffrire - ha detto Baldini -. Ma sappiamo dove intervenire'. La proprietà è partita a spron battuto con tante iniziative per i tifosi, e quel stadio di proprietà che era considerata un'utopia ora sta diventando una realtà. Oggi la squadra non è in grado di stare al suo passo, ma non si può lasciare un'idea a metà. Sabatini dipinga anche l'altra metà del cielo. Se la prossima stagione ci sarà ancora da soffrire, allora sì, sarà necessario cambiare. E' questa la più grande novità rispetto al passato. Comunque vada, esiste un futuro da vivere.

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