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  • Marcandalli, il gioiello del Genoa che impara da Nesta e ha stregato il Milan

    Marcandalli, il gioiello del Genoa che impara da Nesta e ha stregato il Milan

    • Emanuele Tramacere
    La Serie B è da sempre territorio di lancio di molti giovani che dalle formazioni Primavera riescono poi a crescere, maturare e spiccare il volo ben più che non in altre situazioni. Anche ragazzi che magari hanno avuto un impatto minore da giovanissimi possono ritagliarsi uno spazio importante con vista diretta sulla Serie A come magari già accaduto nel recente passato da Gatti e Colpani ma non solo. Questa volta può essere il caso di Alessandro Marcandalli, pilastro a sorpresa della difesa della Reggiana.



    ALL'ATALANTA DA ALA - Classe 2002, Marcandalli nasce a Bergamo con chiare origini italo-nigeriane (da parte di madre) e fin dall'età di 7 anni gioca a pallone e lo fa entrando subito nel settore giovanile dell'Atalanta. All'epoca non era ancora strutturato, ma era molto veloce e questo ha spinto gli allenatori nerazzurri a farlo giocare da esterno d'attacco. Crescendo e sviluppandosi (ora è alto oltre il metro e novanta) ha arretrto il proprio baricentro passando prima da terzino e poi da difensore centrale. 

    ESORDIO IN C E GENOA -  L'Atalanta non credo più in lui e Alessandro si ritrova, giovanissimo, ad accettare l'esperienza con la Giana Erminio in cui fa la spola fra giovanili e prima squadra trovando addririttura l'esordio in Serie C a soli 18 anni. Il Genoa si accorge di lui e lo porta a Genova nella Primavera rossoblu di cui, dopo una prima fase di ambientamento, diventa un perno insostituibile. Anche il Genoa sceglie la via dell'esperienza lontano dalla prima squadra, ma lo fa puntando davvero su di lui e blindandolo con un contratto fino al 30 giugno 2026.
     

    NESTA E IL MILAN -  Prima il Pontedera e ora la Reggiana, in prestito secco e con la possibilità di tornare al Genoa a fine stagione. Con Sandro Nesta Marcandalli sta finalmente trovando la continuità che cercava fra i pro e con un maestro del suo ruolo come allenatore sta facendo passi da gigante. Fisico importante, ma che non ha perso la velocità degli esordi, ha in marcatori aggressivi e rapidi alla Rudiger gli esempi da seguire e che hanno stregato il Milan. Moncada lo ha visionato dal vivo, le relazioni sono positive e ricordano quelle che portarono all'acquisto di Malick Thiaw (che per caratteristiche fisiche e tecniche ricorda molto) ma almeno per ora non c'è stato alcun contatto diretto fra le parti. Chi invece ha scelto di muoversi ufficialmente per lui è Alberto Bollini che per la prima volta in carriera lo ha convocato con la maglia dell'Italia Under 20. Anche qui, la continuità sarà fondamentale, perché che sia Milan, Genoa o un'altra piazza, è il presente con la Reggiana (e con l'Italia) il punto da cui partire.  

    @TramacEma

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