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  • Anversa, 433 e successi: come allena Mark Van Bommel

    Anversa, 433 e successi: come allena Mark Van Bommel

    La panchina del Milan potrebbe avere presto un nuovo padrone. Con Stefano Pioli sempre più sulla via d'uscita dal club, i rossoneri si stanno guardando attorno per trovare il profilo giusto. Il casting è partito, i contatti con alcuni tecnici in giro per l'Europa anche. Tra i profili seguiti c'è quello di Paulo Fonseca che sta facendo bene in sella al Lille ma l'ex Roma non è il solo attenzionato.

    LA CARRIERA - Come scrive Tuttosport, il consigliere di Cardinale, Zlatan Ibrahimovic, ha proposto Mark van Bommel. Si tratterebbe di un ritorno a San Siro per l'olandese, che ha giocato nel Milan per un anno e mezzo, dal gennaio 2011 all'estate 2012. Appesi gli scarpini al chiodo, Van Bommel ha lavorato come allenatore al PSV Eindhoven, al Wolfsburg e dal 2022 è all'Anversa. Dopo avventure altalenanti, qui ha vinto il titolo della Jupiler Pro League, il campionato belga, nella passata stagione. Quest'anno i suoi stanno facendo un po' più fatica e devono rincorrere nel peculiare format di tale torneo fatto di gironcini e playoff allargati.

    COME ALLENA - Le sue squadre giocano prevalentemente con un 433 con ali larghe e con un atteggiamento offensivo, propositivo e pressione a tutto campo. Insomma, dovesse ricadere su di lui la scelta del Milan, un modo di interpretare le gare non troppo distante da quello che Pioli ha scelto per la sua squadra negli ultimi 4 anni.

    L'EX - Da giocatore, Van Bommel arrivò a Milano nel gennaio 2011. I rossoneri erano in piena corsa Scudetto ma dovevano far fronte alle assenze per infortunio di Gattuso e Seedorf. Galliani pescò il centrocampista dal Bayern Monaco e lo portò in rosa in una classica mossa low cost, vista la sua età (aveva all'epoca 34 anni). Mark seppe integrarsi al meglio, divenne presto leader di quella squadra e perno imprescindibile. Cominciò male con un espulsione ma poi fu fondamentale nella vittoria dello Scudetto 2010/2011.

    IERI E OGGI - Il 'Generale' divenne un pupillo di Allegri e seppe far dimenticare Andrea Pirlo passato poi alla Juve. Al Milan, vinse l'ottavo campionato in carriera tra PSV, Barcellona, Bayern e rossoneri appunto con cui chiuse a 50 presenze, prima di tornare in patria. "E' stato un periodo fantastico, penso di aver giocato il miglior calcio della mia carriera. Mi chiesero di rimanere, ma avevo promesso di chiudere col PSV", disse all'epoca. Per farlo arrivare in Italia fu decisivo il parere di Ibra. “Compratelo! È un bene per noi. E’ un giocatore scomodo per i rivali… E preferirei giocare con lui piuttosto che contro di lui”, disse Zlatan a Galliani. Ora, ad anni di distanza, potrebbe riproporsi la scena ma con lo svedese a consigliare Cardinale per un ritorno, in altre vesti, che avrebbe del clamoroso.

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    Utente CM 207028
    Utente CM 207028

    Lo vedo bene al milan

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