Calciomercato.com

  • Mastalli, DNA da capitano

    Mastalli, DNA da capitano

    • Alice Simion
    Alessandro Mastalli, una giovane promessa del calcio italiano, è entrato nella storia della Juve Stabia, ereditando a soli 22 anni la fascia da capitano. E' il più giovane nella storia del club e della Serie C in generale. Scuola Milan e figlio d’arte (suo padre Ennio vanta 65 presenze in A con la maglia di Bologna e Lecce) ha personalità da vendere. Il giovane centrocampista già ai tempi degli Allievi Nazionali (allenati da Filippo Inzaghi) indossava la fascia da capitano dopo essere stato eletto all’unanimità da compagni di squadra del calibro di Cutrone, Locatelli, Petagna e Cristante. Un ragazzo che ha sempre preso molto seriamente questo ruolo, con un comportamento esemplare fuori e dentro il campo. La sua grinta e la sua caparbietà l’hanno aiutato a ad imporsi nello spogliatoio e a farsi rispettare da giocatori ben più grandi di lui.

    Un professionista serio con un grande sogno, quello di poter un giorno giocare in Champions League, tuttavia per ora si “accontenterebbe” anche di tornare a giocare nella massima serie (dopo aver esordito in Milan-Torino il 24 maggio 2015). 

    Il suo obiettivo è quello di raggiungere questo traguardo con la fascia da capitano al braccio, proprio con la sua Juve Stabia, attualmente prima a 32 punti, con 10 vittorie e 3 pareggi. I ragazzi di Caserta stanno disputando una stagione da record, con una media punti di 2.53 a partita, (nei maggiori campionati stanno dietro solo a squadre del blasone di Manchester City, PSG e Juventus) vantano inoltre il miglior attacco del girone C e la miglior difesa di tutti i gironi di Lega Pro. La speranza del capitano è quella di raggiunge dopo averla sfiorata per due anni di seguito (ai playoff) la promozione diretta. 

    Un percorso travagliato quello del giovane centrocampista, che dopo le giovanili al Milan dove riesce anche a vincere un torneo di Viareggio nel 2014 (segnando il gol del 3-1 nella finale contro l’Anderlecht), decide di lanciarsi in una nuova avventura all’estero con il Lugano di Zeman, le cose però non vanno come sperava, probabilmente a causa di una difficoltà di inserimento da parte del giovane centrocampista nei meccanismi di gioco dell’allenatore boemo. Dopo soli sei mesi decide quindi di fare rientro alla base, dove giocherà per i successivi mesi come fuori quota nella Primavera allenata da Brocchi. 

    Dopo questa sfortunata parentesi, il giocatore sembrava aver perso la fiducia in se stesso ma non il club stabiese, che decide infatti di puntare su questo giovane che necessita di sentirsi nuovamente apprezzato. Detto fatto, il centrocampista arriva e in breve conquista il cuore dei suoi nuovi tifosi, a suon di gol pesanti come macigni e prestazioni da leader che convincono tifosi e club. Ad appena un anno dal suo arrivo nello spogliatoio delle vespe, infatti, arriva la fascia da capitano al braccio. 

    Il club stabiese non sembra per nulla interessato a privarsi del suo gioiellino, tanto è vero che nonostante la corte di Avellino, Venezia, Atalanta, e Cagliari, il centrocampista in estate non si è mosso e anzi il 25 ottobre scorso è arrivato il rinnovo del contratto fino al 2021, segno che il baby capitano ci crede e vuole riportare il club stabiese in campionati superiori. 

    Altre Notizie