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Gabriele Stragapede10 apr 2025, 21:00
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:07

Meteora del Milan, è Hauge show in Norvegia: dalla visione di Moncada al sogno europeo con il Bodo/Glimt

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Definirlo protagonista indiscusso della prima serata di Europa League sarebbe riduttivo. Ma nello straordinario successo casalingo del Bodo/Glimt sulla Lazio, nel match valido per l’andata dei quarti di finale della seconda massima competizione continentale, c’è tanto del talento di Jens Petter Hauge, meteora del calcio italiano ed ex giocatore del Milan. Una vecchia conoscenza di cui si torna a parlare nella fredda serata in terra norvegese, dove la squadra di Knutsen ha semplicemente fatto impazzire e dominato la sfida contro i biancocelesti (a cui servirà un’impresa nel ritorno dell’Olimpico fra 7 giorni). Hauge, assieme all’altro grande attore protagonista di oggi - il centrocampista Saltnes, autore della doppietta vincente – ha letteralmente trascinato gli attuali capolisti e campioni in carica dell’Eliteserien a un successo che aumenta a dismisura le possibilità di centrare le semifinali di Europa League.

MATCH D’AUTORE – Schierato sulla fascia sinistra d’attacco in un 4-3-3 offensivo da parte di Knutsen – la sua heatmap dimostra l’incidenza avuta nella sfida odierna -, Hauge ha dato subito modo di mostrarsi al proprio pubblico, impegnando Mandas a un intervento decisivo. Ma era solo lo primo squillo dell’ex Milan, sempre a cercare uno spunto, un passaggio decisivo, a dare del tu al pallone e a essere il regista delle manovre offensive norvegesi. E nella ripresa, decide di dare spettacolo. L’assist regalato a Saltnes è semplicemente magico: dribbling secco su Vecino, lob verticale in profondità per il proprio compagno di squadra che trova un morbido pallonetto che supera Mandas e chiude la partita sul risultato di 2-0.

SPECIALISTA – Una sfida che può rappresentare un momento importante nella storia del Bod/Glimt, alla ricerca del suo primo successo in campo europeo e alla prima storica affermazione di un club norvegese in una qualsiasi competizione europea targata Uefa. Normale affidarsi al proprio talento più brillante, quel Jens Petter Hauge che un’Europa League, in realtà, l’ha già vinta nella stagione 2021/22 con la maglia dell’Eintracht Francoforte.

L’ESPERIENZA AL MILAN – Ed è proprio la squadra tedesca a investire prima 1,6 milioni di euro per il prestito e poi altri 8,2 per acquistarlo definitivamente dal Milan. Un percorso, quello in rossonero, che non è mai sbocciato definitivamente. Acquisite le sue prestazioni dal Bodo/Glimt – con gli scout meneghini che rimasero impressionati da una sua prestazione a San Siro (25 settembre 2020, ndr), di cui a La Gazzetta dello Sport parlò così “"Mi ha cambiato la vita. Mi ritrovai a giocare a San Siro e stavo da Dio. Qualche giorno prima avevo giocato una delle partite migliori di sempre. Avevo fiducia in me stesso, correvo più degli altri e chiusi con un goal e un assist. Moncada aveva visto dei video. Ricordo la notte in albergo, non riuscito a dormire, presi una Coca Cola e riguardai la gara. Avevo i brividi. Mi volevano in tanti. Un club mi inviò i biglietti aerei, ma rifiutai per il Milan. Era l'unica opzione. Un sogno realizzato" -, Hauge non lascia il segno nel capoluogo lombardo: una rete al Napoli, due in Europa League, prima che Stefano Pioli ne centellini le presenza in campo, con la sua ultima partita che rimarrà quella contro la Sampdoria in cui è decisivo per il pareggio ottenuto e per la corsa Champions dei rossoneri. Sarà l’unica annata al Milan. Poi Eintracht Francoforte, Genk e infine il ritorno a casa, in Norvegia, al Bodo/Glimt. Il classe ‘99 diventa una preziosa risorsa per il club, come dimostrato anche con la Lazio. Hauge torna a splendere e i biancocelesti rischiano l’eliminazione dall’Europa, dopo una fase campionato terminata al 1° posto.

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