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  • Milan, i retroscena dell'affare Taison. E a gennaio può tornare di moda

    Milan, i retroscena dell'affare Taison. E a gennaio può tornare di moda

    • Andrea Distaso
    Rebic+Taison, era questa l'addizione studiata da Paolo Maldini e Zvonimir Boban per assorbire la delusione del naufragio della lunga e infruttuosa trattativa per l'attaccante dell'Atletico Madrid Angel Correa. Due giocatori al prezzo di uno, era questa la formula con cui gli uomini mercato del Milan speravano di spuntarla dopo l'ultimo rifiuto dei colchoneros per l'argentino. Poco meno di 40 milioni di euro di bonus respinti e pronti da reinvestire per il nazionale croato, arrivato in prestito biennale con diritto di riscatto, e per l'esterno offensivo brasiliano dello Shakhtar Donetsk, per cui erano pronti circa 20 milioni. Le barricate erette però dalla formazione ucraina hanno impedito il confezionamento del colpo last minute dell'estate rossonera, un appuntamento che potrebbe però essere rimandato.

    L'AFFARE NON E' CHIUSO - Troppi i 30 milioni richiesti dallo Shakhtar per un calciatore che corre verso i 32 anni e il cui contratto scade a giugno 2021; una trattativa quella col Milan (dopo gli abboccamenti con la Roma) nata per la volontà del procuratore di Taison, Diego Dornelles, e condotta con l'intermediazione di Roberto Calenda, ma sfumata proprio quando il brasiliano credeva che fosse giunto il momento di lasciare l'Ucraina. Una conclusione della vicenda che non è andata giù all'ex Metalist Kharkiv, con tanto di sfogo sui social contro la sua squadra e la sensazione che i giochi non siano chiusi del tutto. Ma servirà uno sforzo da parte di tutti per fare sì che Marco Giampaolo possa contare su una soluzione in più per il reparto d'attacco, un uomo di esperienza di quelli suggeriti da Boban alla proprietà per rendere il Milan pienamente competitivo per la corsa al quarto posto.

    SERVE UNA CESSIONE - Servirà uno sconto dello Shakhtar, visto che i rossoneri difficilmente si spingerebbero ad offrire una cifra superiore ai 15-20 milioni. Al contempo, la dirigenza rossonera dovrà preservare l'equilibrio nei conti, in particolare quello tra entrate e uscite, per rimanere nei binari indicati dalla Uefa e sarà necessario dunque liberare una casella nella rosa cedendo uno di quei calciatori che in estate hanno preferito restare alla corte di Giampaolo per giocarsi il posto. Dopo Rebic, Taison: il piano B di Maldini e Boban non è ancora tramontato.

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