Milan su Zaracho, l'altro Lautaro Martinez
UN TRATTORE - La sua è la storia di tanti ragazzi argentini, cresciuto nella profonda e tutt'altro che benestante periferia di Buenos ma capace di superare ogni tipo di difficoltà pur di coronare il suo sogno. Quello di un bambino classe '98 cresciuto con altri 7 fratelli e due genitori che hanno i salti mortali pur di consentirgli di diventare un calciatore professionista. Lo notarono per primi i dirigenti dell'Independiente, ma a muoversi in modo più deciso e convincente è stato il Racing, dove è cresciuto al fianco dell'interista Lautaro Martinez. Ci ha messo poco a imporsi all'attenzione generale, debuttando in prima squadra già nel 2016, lanciato e promosso a pieni dal tecnico Coudet: “È un piccolo portento, un trattore che non smette mai di correre e attacca l’area avversaria come pochi”. Una frase che sintetizza le qualità che hanno impressionato in primis Frederic Massara, uno che alla scuola di Walter Sabatini ha imparato ad apprezzare le doti tecniche che nei giocatori sudamericani spesso abbondano, ma anche l'impressionante rapidità negli spazi stretti di Zaracho.
LA CLAUSOLA - Uno cresciuto grazie ai consigli di un bomber d'esperienza come l'ex Porto e Lione Lisandro Lopez, con cui è stato tra i protagonisti della vittoria dell'ultimo campionato, potenzialmente letale al fianco di un altro uomo d'area consumato come Krzysztof Piatek. Il suo contratto col Racing scade a dicembre 2022 e la clausola rescissoria è salito recentemente a 25 milioni di euro, cifra che il Milan non è intenzionato a versare arrivando al massimo a 18. Servirà convincere l'Academia, ma anche il giocatore, che recentemente ha dichiarato di voler partecipare alla Copa Libertadores prima di andarsene. Non solo Correa nel menù argentino del Milan: a passo di tango, avanza anche la candidatura di Matias Zaracho.