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  • Napoli senza brio:| Ora uniti per il rush finale

    Napoli senza brio:| Ora uniti per il rush finale

    • G.S.

    Gli applausi, numerosi, a fine gara sono stati solo di consolazione per la sconfitta amara e inattesa. Un ko giusto, ineccepibile, patito contro l'Udinese che sembrava essere arrivata a Napoli nella settimana di Pasqua, giusto giusto per indossare i panni dell'agnello sacrificale. Macché. La pia illusione degli azzurri dura soltanto un tempo, 45 minuti di mera accademia, senza brio, con i tre tenori troppo disuniti e senza acuti, nonostante la chiara intenzione friulana di non svegliare il can che dorme. Sarà, ma nell'intervallo Guidolin avrà sollecitato un maggior dinamismo, per capire fino a che punto il Napoli fosse realmente la poca roba vista fino a quel momento. In soli sedici minuti il quadro clinico è stato chiarissimo: la formazione di Mazzarri era priva delle reazioni vitali che l'hanno resa celebre fino al punto da essere indicata come unica avversaria del Milan nella corsa scudetto. Non è così. I rossoneri quest'anno non hanno avversari e vinceranno il titolo anche per la mancanza di un'alternativa all’altezza. Al Napoli poco importa se adesso l'Italia intera gli staccherà dalla fronte la corona di damigella d'onore che tutti gli avevano ormai attribuito.

    Ora, però, bisogna evitare di essere disarcionati dall'unico traguardo che realmente bisogna centrare: l'accesso diretto alla Champions League. Che sia con il secondo oppure semplicemente attraverso il terzo posto, nelle cinque gare conclusive di questa stagione va ritrovato il miglior Napoli. Sappiamo che ora risulterà arduo per Mazzarri, andare a pescare motivazioni sempre nuove al fine di tenere sollecitato l'appetito agonistico di un gruppo allo stremo delle risorse nervose. Altre cinque settimane di passione, quando invece sarebbe stato sufficiente incassare i tre punti dell'Udinese per vivere quasi da spettatori il rush finale del campionato. La Lazio, quarta in graduatoria, è ancora cinque punti più giù, però si è rifocillata con il sonante successo di Catania. La stessa Udinese, grazie ai tre punti del San Paolo, si è rilanciata in chiave Champions. E meno male che la coppia Inter-Roma sta balbettando quasi peggio degli azzurri.

    Ecco, probabilmente lo scivolone di ieri sera è nato dopo il sabato pro-Napoli. Scendendo in campo con la consapevolezza che nessuno avrebbe potuto insidiare il secondo posto, gli azzurri non hanno sfoderato la solita aggressività e hanno giocato sotto ritmo contro avversari che, invece, volevano reagire alle assenze di Sanchez e Di Natale. Oltre che alle due sconfitte patite in precedenza. Da oggi tutti si interrogheranno sul futuro prossimo del Napoli: con quale spirito andrà in campo sabato a Palermo? E poi, sarà stata solo una nottataccia, oppure bisognerà aspettarsi altre esibizioni analoghe anche nelle ultime cinque sfide da far tremare i polsi? Spetta a Mazzarri, come al solito, rimettere insieme i cocci del Napoli che si è sfilacciato impigliandosi nell'Udinese spigolosa e senza squilli. L'episodio negativo può esserci e va pure applaudito, purché sia uno. La squadra sa bene che questa stagione e questa piazza necessitano di un finale da Champions League.

    (Il Roma)

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