Bellissimo. Bruttissimo. Il Napoli che esce dal pareggio con l’Udinese è spaccato in due, ha due facce. Bello davanti, prolifico: col quarto giocatore che è riuscito a segnare oltre cinque gol in campionato. Ma se davanti fanno gol in tanti, lì dietro il Napoli fa acqua: dopo 15 giornate sono ben 17 i gol subiti in campionato, troppi per una squadra che lotta per lo scudetto. E di queste 17 reti ben 14 sono arrivate nelle ultime sette partite (Champions compresa).

Un buco nero da paura che sta mettendo Benitez nei guai: perché mercoledì c’è l’Arsenal, e al di là dei tre gol di scarto con sui si deve vincere, l’imperativo è non prendere gol. Ma come ci si riesce quando il Napoli ne subisce così tanti? Non ha fatto bene il brasiliano Rafael all’esordio: il brasiliano ha ricordato i peggiori portieri sudamericani, prendendosi troppe licenze coi piedi (soprattutto nei primissimi minuti) e facendosi trovare totalmente fuori posizione in occasione del secondo gol dei friulani. E volendo anche nella terza rete poteva far meglio, senza buttarsi al primo accenno di tiro. A questo si aggiungono i due autogol consecutivi nelle ultime partite (Behrami a Roma e ieri Fernandez) che fanno acuire l’allarme per un rendimento della retroguardia al di sotto delle potenzialità degli azzurri. Con una difesa disastrosa dall’altro lato c’è un attacco che funziona, con un Goran Pandev ritrovato: il numero 19 azzurro ha giocato ieri sera la sua centesima partita in maglia azzurra: 17 gare nelle coppe europee, 6 in coppa Italia, una in Supercoppa Italiana e 76 in Serie A. Il macedone ha segnato 70 gol in totale.

Pandev sarà il sesto calciatore dell’attuale rosa del Napoli ad arrivare in terza cifra dopo Hamsik (fermo a 278), Maggio (201), Zuniga (150) e Inler (106 presenze). E con i gol di ieri Goran Pandev è diventato il quarto giocatore del Napoli ad aver segnato almeno 5 gol in campionato, un record tra le squadre di questa Serie A: bene anche Higuain, che ha lottato su ogni pallone e ha servito al macedone la palla del secondo gol, ed è stato incisivo in occasione della rete di Dzemaili, il quale ha respinto in porta una sua conclusione sulla quale si era opposto Brkic. Ora toccherà a Benitez prendere le misure in un reparto che fa acqua, dove va salvato Reveillere che ha giocato una partita ordinata.