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  • Ranieri: 'Roma-Leicester, non ho dubbi su chi tifare. Zaniolo gestito bene, Totti torni ma solo per fare ciò che sa'

    Ranieri: 'Roma-Leicester, non ho dubbi su chi tifare. Zaniolo gestito bene, Totti torni ma solo per fare ciò che sa'

    • Redazione CM
    La Roma è arrivata in semifinale di Conference League, dove affronterà il Leicester. E’ la partita del tecnico di Testaccio Claudio Ranieri, che ha vinto una Premier League leggendaria con le Foxes: vi riportiamo le dichiarazioni più interessanti nell'intervista al Corriere dello Sport
     
    "Speravo nella Roma, ero convinto che potesse farcela. Per chi tifo? Non c’è neanche bisogno di dirlo. La Roma è la squadra per la quale tifo da quando ero bambino. Il Leicester è legato a un grande risultato professionale ed è sempre nei miei pensieri". 
     
    MOURINHO - "Josè sa far rendere al massimo i giocatori sui quali punta. Riesce a portarli dalla sua parte, come i tifosi. Giovedì sera è stato uno spettacolo emozionante. Grazie a lui c’è stata quella cornice di pubblico. Riesce a compattare la squadra, credendo nei giocatori che fanno al caso suo, quelli che sono adatti per il suo calcio. Poi ci sono quei 3/4 che sono intercambiabili. Parla chiaro, tiene tutti sulla corda. I risultati sono dalla sua parte. Si vede che la squadra ha sicurezza, con la qualità sorprende gli avversari".  
     
    ZANIOLO - "E’ un giocatore decisivo, lo abbiamo visto contro il Bodø. E’ un attaccante che deve trovare la palla nello spazio, ha una qualità e una forza impressionanti, anche se qualche volta potrebbe passarla un po’ di più quando si trova al limite dell’area. Ma quando ha la porta davanti è difficile che sbagli. Zaniolo è quello che abbiamo visto giovedì sera. Mourinho sa gestirlo, con quello che ha passato non può giocare sempre. E’ importante che il ragazzo senta la fiducia di tutti, allenatore, compagni, società e tifosi".  
     
    PELLEGRINI - "E’ il degno capitano, un giocatore squisito, con grande qualità. Un bravissimo ragazzo, un uomo eccezionale, leale. E sono contento anche per Cristante. E’ una pietra miliare in qualsiasi squadra". 
     
    ABRAHAM - "I numeri parlano chiaro e ha ancora ampi margini di miglioramento. Per un centravanti è importante trovarsi al posto giusto al momento giusto e lui ci si trova sempre». 
      
    LEICESTER - "Sì, me li ricordo bene. Schmeichel, Albrighton, Vardy. Barnes lo presi io tra i ragazzi e lo portai in prima squadra. Mendi e Ndidi sono arrivati dopo. Il Leicester dopo di me ha investito molto, hanno un centro sportivo all’avanguardia a livello mondiale, figuriamoci rispetto all’Italia. E’ una società molto ambiziosa, col Watford li ho affrontati due volte, abbiamo perso nella FA Cup e anche in campionato. In coppa avevo messo chi giocava meno". 
       
    ABRAMOVICH - "Mi sembra che il presidente dell’Ucraina lo abbia descritto come un uomo al di sopra di ogni sospetto, si sta adoperando per arrivare a una soluzione. Chiunque si batte per la pace va sostenuto. Speriamo che sia una Pasqua di pace, ma è difficile".  
     
    ITALIA FUORI DAL MONDIALE - "E’ un peccato star fuori, ma sono contento che Mancini sia rimasto al posto di comando, solo lui ha le credenziali per portarci fuori dalla crisi. Purtroppo quella piccola parte di fortuna che ci vuole sempre, nelle qualificazioni ai Mondiale non l’abbiamo avuta per niente". 
     
    TOTTI E DE ROSSI - "Daniele ha scelto la strada dell’allenatore e fuori dalla Roma deve starci per fare esperienza e poi magari rientrare. Leggo che Francesco vorrebbe rendersi utile, ma può farlo solo se gli fanno fare quello che sa fare. Il calcio lo conosce bene". 

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