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  • Robson: 'Quando Francis mi chiamò dal ritiro della Samp...'

    Robson: 'Quando Francis mi chiamò dal ritiro della Samp...'

    • Lorenzo Montaldo
    'Un incrocio di destini in una strana storia, di cui nei giorni nostri si è persa la memoria. Una storia d'altri tempi, di prima del motore, quando si correva per rabbia o per amore'. Così cantava De Gregori parlando di Girardengo e del bandito Sante Pollastri. Cosa c'entra tutto ciò con la Sampdoria? C'entra, perchè anche qui si parla di uno strano incrocio di destini. E di una di quelle storie del calcio che fu, e che ogni tanto è bello riascoltare.

    I protagonisti della nostra storia sono Bryan Robson, bandiera del Manchester United, e Trevor Francis, all'epoca attaccante della Sampdoria di Paolo Mantovani. L'aneddoto in questione si riferisce al 1984, e ad una serata di quasi 32 anni fa che i tifosi dei Red Devils non dimenticheranno mai. Il 21 marzo il Manchester ospitò all'Old Trafford il Barcellona di un giovane Diego Maradona per il ritorno di Coppa delle Coppe, vinta poi dalla Juventus. All'andata i catalani si imposero 2-0, e la qualificazione sembrava ormai pendere tutta a favore degli azulgrana. Che però non avevano fatto i conti con lo spirito dello United. Doppietta proprio di Robson, gol di Stapleton e 3-0 che qualificò i padroni di casa.

    Davanti alla televisione, a guardare la partita insieme alla sua squadra, c'era il compagno di nazionale Trevor Francis, stella di quella Sampdoria la cui rosa, a rileggerla ora, fa venire i brividi. C'era Chiorri 'Il Marziano', definito dal suo allenatore dell'epoca Ulivieri "superiore a Mancini e Baggio". C'era anche il Mancio, neppure ventenne, c'era Vierchowod appena arrivato dalla Roma e c'erano anche Pellegrini, Pari, Renica e Bellotto, non ancora 'mister' ma calciatore. E poi Brady, Scanziani, Galia e Marocchino. Non male, per una squadra che soltanto due anni prima era stata promossa dalla Serie B. 

    Ma torniamo a Francis, davanti alla tv insieme agli altri blucerchiati. Tutti con gli occhi sgranati mentre assistono all'impresa del Manchester United. Doveroso, per l'attaccante inglese, sollevare la cornetta e telefonare all'amico Robson, diventato nel frattempo un eroe popolare grazie alla sua doppietta. Una chiamata inaspettata, che proprio Robson racconta tre decenni più tardi al Daily Mail: "Francis era con la Sampdoria, avrebbero giocato due giorni dopo" ricorda l'ex centrocampista. "I blucerchiati erano tutti in hotel a guardare la nostra partita, e Trevor mi disse che mi aveva telefonato perchè ogni singolo giocatore diceva che la nostra fortuna erano le droghe. Lo dicevano - spiega Robson - per l'energia che mettemmo in quella partita. La telefonata di Francis è sempre stata una delle cose che mi hanno divertito di più quella notte". 

    Un po' come il ricordo di quella Sampdoria, con Francis che telefonava a Robson dopo aver visto la partita con Mancini, Vierchowod e Chiorri. Una memoria che non può lasciare indifferenti i tifosi blucerchiati. Neppure quelli che, nel 1984, non erano ancora nati.

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