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  • Roma, ecco le mosse segrete di Petrachi per non cedere i big

    Roma, ecco le mosse segrete di Petrachi per non cedere i big

    • Francesco Balzani
    Se mi riesce una manovra a coda di gatto maculato tengo sia Pjanic sia Nainggolan”. Lo disse Walter Sabatini, all’epoca (era il 2016) direttore sportivo della Roma. In pratica il dirigente umbro, costretto a dover far cassa per il bilancio, puntava a vendere elementi “minori” e rinunciare ai grossi sacrifici. In quel caso il “gatto maculato” era Rudiger e la mossa non riuscì per un pelo, obbligando Pjanic a partire. Oggi, anzi domani visto che è ancora sotto contratto col Torino, ci riproverà Gianluca Petrachi. Obiettivo: far entrare 40-50 milioni senza cedere un big come Zaniolo, Manolas o Pellegrini. 



    PIANO A - Ridurre il monte ingaggi e fare plusvalenze. In attesa dello stadio (o magari dei soldi degli sceicchi) il leitmotiv è sempre lo stesso. Le voci sull’arrivo di Conte però potrebbero cambiare le carte in tavola. Manolas, con con una clausola rescissoria da 36 milioni, ha messo ogni trattativa in stand by per capire se arriverà o meno l’ex allenatore della Juve. E anche Dzeko potrebbe restare, visto che piace parecchio a Conte. Per evitare le cessioni di Zaniolo e Pellegrini e al tempo stesso adeguare i loro contratti cosa si può fare? Ottenere soldi da quei giocatori che guadagnano tanto e che finora hanno reso poco. Il primo è Steven Nzonzi, pagato 24,5 milioni la scorsa estate dal Siviglia. Ci sono due club francesi su di lui, di sicuro il Marsiglia, ma il centrocampista vorrebbe tornare in Inghilterra, dove vivono ex moglie e figlio. La Roma conta di incassare 28-30 milioni. Qualcosa in più (35-40 milioni) per Under, il secondo nome sacrificabile. Il turco ha perso quotazioni negli ultimi mesi, ma ha ancora estimatori come Arsenal, Tottenham e lo stesso Siviglia di Monchi. Nonostante le promesse, poi, c’è il pesante contratto di Pastore da piazzare. Difficilmente glielo pagherebbero in Europa o Argentina, diverso il discorso in Cina o Qatar. Ma el Flaco accetterà? Discorso diverso per Perotti che potrebbe dire sì a una riduzione tornando al Boca. 


    PIANO B - Il piano B prevede comunque una cessione tra Nzonzi e Under alla quale però vanno aggiunti i milioni dei ricchi riscatti in entrata. Tredici milioni dovrebbero arrivare dalla Sampdoria per Defrel, ma il condizionale è d’obbligo nonostante le parole d’amore del presidente Ferrero per l’attaccante franco-marticano preso in prestito con diritto di riscatto la scorsa estate. Altri 7 milioni potrebbero arrivare da Sanabria, anche se qui il riscatto non sembra così vicino. Il Genoa, infatti, ha un obbligo di riscatto fissato a 14 milioni se l'attaccante paraguayano dovesse segnare 9 reti - al momento ne mancano 6. Quasi impossibile sperare di farcela con l’infortunio sulle spalle. Ma non saranno solo i rossoblù eventualmente a sorridere. Se la società del presidente Preziosi dovesse riscattare comunque Sanabria tramite il diritto, di quei 14 milioni, 7 andrebbero alla Roma, visto il diritto del 50% sulla futura rivendita. Roma che quindi ( tra Betis nel 2016, ed ipoteticamente Genoa) incasserebbe 14,5 milioni. Poi arriva Ponce. L’attaccante argentino - portato anche lui da Sabatini - sta facendo faville con l’Aek Atene. Oltre al club greco ora lo vogliono con forza Boca Juniors e Sporting Lisbona. La Roma conta di tirarci su almeno 15 milioni, forse qualcosa in più vista la giovane età. Attenzione, infine, ad altre piccole entrate derivate dai possibili riscatti di Verde (2 milioni), Gonalons e Gerson. Per questi ultimi due non c’è una cifra prestabilita con Siviglia e Fiorentina.

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