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  • Roma, le pagelle di CM: Dzeko e Strootman senza pietà. El Shaarawy da mondiale

    Roma, le pagelle di CM: Dzeko e Strootman senza pietà. El Shaarawy da mondiale

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    ROMA-SPAL 3-1

    ALISSON 6: Con le mani non è mai impiegato, così si diletta a mostrare numeri da brasiliano coi piedi. Con qualche spavento, ma nemmeno troppo. Nella ripresa sbatte sul tavolo il cucchiaino di Viviani che però lo trafigge col coltello sulla ribattuta. 

    FLORENZI 6,5: Torna capitano e torna a spingere con sempre maggiore frequenza sulla fascia destra. A differenza di Kolarov però si mostra meno cinico quando si avvicina all’area di rigore.  Prova a trovare la porta di Gomis nella ripresa, ma la mira è sbilenca. Migliora nella ripresa quando diventa l’arma più insidiosa per la Spal.

    MANOLAS 5,5: Dopo 3 minuti Paloschi gli ricorda che non è giornata da aperitivo e lo anticipa di testa. In realtà il proseguo della serata il greco lo passa tranquillamente col bicchiere in mano. Sin troppo tranquillo però quando provoca il rigore su Mora. Sfiora il gol al 25’, ma trova un grande Gomis. 

    JUAN JESUS 6: Prende tanto freddo e un bel calcione da Viviani non visto da Abisso. Gli basta infatti uno sguardo per allontanare i vani tentativi di Paloschi di entrare in area di rigore.

    KOLAROV 7: Senza pietà, come cantava Anna Oxa. Brutalizza la fascia di Cremonesi trovando spesso il fondo e la possibilità per fare male alla Spal. I suoi atti di cannibalismo sportivo si placano nella ripresa quando comunque trova il modo di fornire l’assist a Pellegrini per il momentaneo 3-0.  

    (74’ EMERSON ng: Era il 28 maggio, era tutta un’altra storia. Dopo 6 mesi e passa riecco Palmieri in campo. Bentornato)

    PELLEGRINI 7: Di Francesco gli chiede maggiore serenità. E lui stasera è sembrato decisamente più spensierato tanto da trovare il 1° gol in maglia giallorossa dopo averci provato pure nel primo tempo. Pian piano prende sempre più metri e innesca una serie di inserimenti pericolosi per i compagni.

    GONALONS 6: Prende senza arroganza il posto di De Rossi davanti alla regia. Gestisce il poco lavoro in fase difensiva e distribuisce metri di campo ai compagni senza eccedere. Serata semplice in cui becca un giallo evitabile. Nella ripresa si ammoscia un po’, ed esce. 

    (60’ GERSON 6: Da mezz’ala a centrocampista. Prende un calcione da Grassi ma non si spaventa e porta relax in una mezz’ora che aveva ben poco da dire. Nel finale sbaglia da due passi il poker)

    STROOTMAN 7: Indossa la maschera da cattivo dopo una settimana di critiche per l’eccessivo buoniusmo. Aggredisce Rizzo e Lazzari obbligandoli spesso all’errore, poi scaraventa con violenza il primo gol stagionale alle spalle del povero Gomis. Una lavatrice per capi non delicati.  

    UNDER 6: Il turco torna sul tappeto volante dopo settimane chiuso in cantina. Al 7’ sfiora il primo gol in serie A, poi abbassa la testa e trova pochi varchi in una partita che ne offriva tanti. I numeri ce li ha, ma deve ancora crescere, finora non ha reso onore al prezzo del suo cartellino.  

    (63’ SCHICK 6: Finalmente tu. Mezz’ora di Patrik in cui si intravedono bei numeri e un errore sotto porta di testa. Deve trovare maggiore centralità nell’azione, ma è solo l’alba di una bella giornata) 

    DZEKO 7,5: Rompe il digiuno frantumando dopo nemmeno 20 minuti le speranze della Spal con un destro che prima bacia il palo poi finisce alle spalle di Gomis. Nei 10 minuti precedenti aveva regalato un assist d’oro a Under e fatto espellere Felipe. Passa gli altri 70 minuti cercando la doppietta, ma trovando spesso mani e piedi del portiere africano. Chi nutriva perplessità è stato di nuovo accontentato. 

    EL SHAARAWY 7: Ha il piede caldo nonostante il gelo dell’Olimpico. Così ci prova due volta in una manciata di minuti sfiorando il gol, poi si traveste da assist man per Dzeko prima e per Strootman poi. Nella ripresa spreca un bell’assist di Florenzi. E’ in un momento di forma straordinaria, solo Ventura non l’aveva capito. 

    DI FRANCESCO 7: Così facile non se l’aspettava nemmeno lui. Si gode il ritorno al gol di Dzeko e Strootman e nella ripresa può dosare le energie della squadra in vista della Champions. Voleva una risposta dopo Genova, l’ha avuta. Si arrabbia per un gol evitabile e tiene Schick in ghiaccio fino al 63’.  

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